Sono due i dati emersi ieri sera in consiglio comunale in merito alla discussione su ASM ed in particolare sulle condizioni dell’impianto della funivia:
1) I danni sono ingenti
2) I tempi sono lunghi
Il direttore di esercizio l’ing. Sergio Sottile chiamato a relazionare sui danni subiti dall’impianto della funivia in seguito all’ondata di maltempo del 9 settembre scorso e a quantificarne i costi è stato chiaro: “Sarei felice di poter riaprire l’ impianto a Pasqua , quest’anno ricorre il 27 marzo, ma non possiamo dirlo con certezza.”
6 mesi dunque, forse più, di stop per l’impianto della funivia con grave danno economico per le casse di Asm che solo nel mese di settembre ha perso ben 150 mila euro.
“ Avevo evidenziato, ha affermato l’ing. Sottile, le criticità dell’impianto attraverso una relazione tecnica in tempi non sospetti. Nella stessa relazione oltretutto avevo già segnalato vetustà di certi apparecchi elettrici, alcuni dei quali risalenti al 1993 e di cui è diventato difficile addirittura trovare anche pezzi di ricambio. Era stato dunque predisposto un piano d’ interventi con relativi preventivi. Quanto costerà dunque far ripartire l’impianto oggi lo sappiamo già.”
Sulla base del preventivo del 2013 l’ approvvigionamento delle parti elettroniche nuove ha un costo di 286 mila e 300 euro. Sarebbe inoltre necessario spostare la sala macchine dal piano sotterraneo e realizzare un fabbricato ad hoc dove posizionare gli azionamenti nuovi.
Cambiare i motori dovrebbe costare circa 53 mila euro. “ E’ vero, ha spiegato l’ing.Sottile, che potremmo sistemare quelli che già ci sono ma spenderemmo circa 10 mila euro e avremmo sempre degli apparecchi vecchi.” Altri 50 mila euro circa dovrebbero invece servire per la parte elettrica.
Da non sottovalutare anche lo stato in cui versano le cabine, usurate dal tempo. Altra spesa. 425 mila euro circa.
Su tutto la necessità di capire con quali somme coprire le spese. “Il comune, ha chiesto il consigliere Nunzio Corvaja rivolgendosi all’assessore ai lavori pubblici Gaetano Carella, ha la disponibilità economica? Le somme ci sono? Asm è nelle condizioni di mettere a regime gli impianti della funivia?”
“ Il comune, ha risposto Carella, ha inoltrato la richiesta di riconoscimento di calamità naturale.”
Intanto si prospetta un periodo di profondi disagi per i lavoratori della funivia, per i residenti e i commercianti di Mazzarò.