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sabato, Gennaio 11, 2025

ASM. PARLA CESARE TAJANA: “ TROPPE ILLAZIONI ED INSINUAZIONI SULLLA MIA PERSONA. SI È PARLATO DI ATTI “FALSI” SENZA AVERE IO LA POSSIBILITÀ DI REPLICARE. ADESSO CHIEDO DI ESSERE ASCOLTATO IN CONSIGLIO.”

PoliticaASM. PARLA CESARE TAJANA: “ TROPPE ILLAZIONI ED INSINUAZIONI SULLLA MIA PERSONA. SI È PARLATO DI ATTI “FALSI” SENZA AVERE IO LA POSSIBILITÀ DI REPLICARE. ADESSO CHIEDO DI ESSERE...

Cesare Tajana l’ex commissario liquidatore dell’Azienda servizi municipalizzati chiede di intervenire nel corso del prossimo consiglio comunale per poter finalmente replicare alle accuse mosse da più parti politiche nei confronti del suo operato.

“E’ da oltre due anni, afferma Tajana, che il sottoscritto è un bersaglio sin troppo facile da parte di chi ha ben altri interessi rispetto allo sbandierato interesse della città. So che a breve il bersaglio cambierà (se ne vedono già le avvisaglie) ed il sottoscritto, nella qualità di ex Liquidatore di ASM, verrà (spero) accantonato come oggetto di discussione, ma, nelle more, al fine di rappresentare i fatti per intero per come si sono susseguiti,  chiedo, in occasione della discussione dei bilanci 2011, 2012 e 2013, di potere essere sentito nel corso del/dei Consiglio Comunale ove si tratteranno atti da me predisposti.”

Una richiesta ufficiale che Tajana ha indirizzato al presidente del Consiglio Comunale D’Aveni, ai consiglieri comunali e agli organi di stampa.

“Lei, scrive Tajana rivolgendosi al presidente del consiglio, ha facoltà di ammettere persone esterne e, sono sicuro, che per senso di lealtà nei confronti dei cittadini e per amore della verità, accoglierà la mia richiesta, nella speranza che, chiariti tutti gli aspetti, possa essere chiuso definitivamente questo capitolo della mia vita che non rinnego, ma che certamente non ripeterei.”

Nella lunga missiva Tajana interviene su quanto detto in particolar modo nel corso dell’ultimo consiglio comunale provando a chiarire determinati aspetti.

In particolare Tajana si riferisce  agli interventi dei consiglieri Longo e Lo Monaco. “ Ambedue i consiglieri, si legge nella nota, hanno più volte asserito che i bilanci consuntivi di ASM per gli anni 2011, 2012 e 2013, risulterebbero “FALSI”, e, con tono perentorio, in specie la consigliera Longo, davano indicazione al Liquidatore, affinchè questi procedesse alla rettifica degli stessi. Inutile stare a rammentare, prosegue Tajana,  che la consigliera Longo è la sorella dell’ex direttore Generale di ASM ing. Gaetano Longo, lo stesso direttore che ha gestito ASM sino al settembre 2011 e che, andando via, non ha provveduto neanche al passaggio delle consegne e dunque della contabilità (sebbene più volte sollecitato e sebbene la formalità sia prevista dalla normativa vigente); inutile stare a rammentare che la Longo è stata dichiarata in palese conflitto di interesse, proprio per la circostanza su citata; inutile anche sottolineare, prosegue, che le affermazioni fatte dalla consigliera saranno oggetto di valutazione e, ritengo, di mia personale soddisfazione, in sedi più opportune.”

“ Nel corso della seduta,  scrive Tajana, sono state dette un enormità di inesattezze che per brevità proverò a sintetizzare:

1.            I bilanci consuntivi anni 2011, 2012 e 2013, regolarmente presentati dal sottoscritto nella qualità di Liquidatore di ASM, sono stati redatti dagli uffici, dal consulente di ASM ed hanno ricevuto, TUTTI, il parere favorevole dell’Organo di Revisione di ASM.

2.            Come ricorda nel corso della seduta il consigliere Lo Monaco, in base al dettato dell’art.12 ultimo comma dello Statuto di ASM, i bilanci presentati dall’Azienda rispettando le dovute formalità, si intendono approvati qualora il Consiglio Comunale non si pronunzi nei successivi 30 giorni: si parla di CONSIGLIO COMUNALE e non già della I° Commissione Consiliare la quale, tra l’altro, consta di un membro in conflitto di interessi, la Longo, e che ha abbondantemente manifestato la sua posizione “politica” di parte avverso il sottoscritto, con circa 27 sedute in 30 giorni.

A parere di chi scrive, ma non solo, stante le affermazioni del consigliere Lo Monaco, i bilanci di che trattasi sono già stati approvati. Ma del resto viene da chiedersi: perché il Consiglio comunale non abbia posto all’ordine del giorno, nei tempi previsti, i bilanci di che trattasi e perché, con un voto d’aula, non ha formalizzato rilievi e chiesto chiarimenti quando il sottoscritto era ancora in carica? Come mai l’approvazione dei bilanci 2011, 2012 e 2013 (modificato???) viene, a distanza di anni, posto all’ordine del giorno? Si è vero che in aula si sono fatti accenni, ma i “rilievi” sono stati fatti SOLAMENTE dal consigliere Longo e non ritengo che la consigliere Longo sia in rappresentanza di tutto il Consiglio Comunale di Taormina, stante per di più, lo ribadisco, in conflitto di interessi (affermazione del TAR Catania). Il sottoscritto avanza una ipotesi sul fatto che i bilanci non siano mai stati discussi in aula, ed il fatto è che all’epoca, la maggioranza non era affatto coesa sulla revoca del sottoscritto e dunque, forse, i numeri necessari alla bocciatura e rinvio del bilancio non c’erano; forse il sottoscritto era ancora ritenuto utile e non voglio dire “asservibile”; fatto sta che il Comune di Taormina, nei 30 giorni susseguenti la presentazione dei bilanci, non ha deliberato alcun atto di rinvio o di bocciatura degli stessi che, dunque, sono da ritenersi approvati. Andando a memoria, non mi sembra che questo sia un caso isolato, ricordo che i bilanci del 2005 e alcuni seguenti, subirono da parte dell’Aula una semplice “presa d’atto” stante che l’approvazione era già stata data tacitamente, anzi, un bilancio fu rimandato ad ASM con una delibera in cui si facevano osservazioni e poi fu ripresentato con una presa d’atto almeno 4 anni dopo.

3.            Perché nessuno, neanche coloro che hanno votato la liquidazione nel 2011 e che oggi ricoprono cariche istituzionali importanti come quella di Sindaco, Presidente del Consiglio e Assessore, non sentono la necessità di ricordare lo stato in cui versava ASM nel settembre del 2011? Chi oggi afferma che nel 2011 ASM era un’azienda sana, dimostra di non avere mai letto i bilanci di ASM ne, tantomeno, la relazione dell’avv. Marullo di Condojanni; chi oggi si indigna per le spese legali fatte, dimentica la mole di incarichi e contenziosi legali che esistevano in ASM alla data del settembre 2011…..e potrei continuare, ma la cosa paradossale è che oggi nessuno difende quella scelta del 2011, nessuno ricorda di avere dato indirizzi politici ad ASM, eppure molti di questi sono oggi consiglieri comunali, sembra quasi che la liquidazione di ASM l’abbia voluta e causata il sottoscritto e non la politica di allora che è in massima parte quella di oggi.

4.            Perché nessuno ritiene di dovere prendere in considerazione il Piano di Liquidazione presentato dal sottoscritto? E’ un atto ufficiale richiesto a gran voce dal Consiglio Comunale e cavallo di battaglia nella questione della mia revoca, eppure un silenzio assordate avvogge l’atto: perché? Forse perché in quel piano è indicato esattamente lo stato di ASM?”

Infine l’appello al Presidente del consiglio comunale. “Mi rivolgo a Lei Presidente del Consiglio e faccio appello alla Sua sensibilità: per troppo tempo si sono fatte illazioni ed insinuazioni sulla mia persona, sulla mia correttezza, sulla mia professionalità, sul mio operato e per troppe volte ormai, si è parlato di atti “FALSI” senza avere io la possibilità di replicare. La mia professione mi fa ben distinguere tra bilanci falsi e bilanci non corretti (cosa possibile se lo si dimostra), ma sparare ad alzo zero con il solo obiettivo di dimostrare che la mia gestione è stata fallimentare e dunque accreditare le passate gestioni, mi sembra eccessivo, mi sembra uno sfidare la gravità in assenza di supporti meccanici.  A quel tempo si fece un’operazione “politica” con la messa in liquidazione di ASM, e ancor di più politica fu la mia revoca, dettata dal fatto che era cambiata l’amministrazione della città, che fu (a torto) conteggiato quel “posto” come poltrona politica da assegnare ai nuovi “vincitori” e su questo si innestò chi invece, con un astio assolutamente personale, ha tentato (e tenta) di individuare diverse motivazioni. Non starò qui a ricordare che TUTTI i miei atti di un certo rilievo, sono stati concordati con la vecchia e la nuova amministrazione, ma forse il mio torto è sempre stato quello di non volere mai cedere alle (a volte) poco nobili richieste della politica, e di ciò vado fiero.”

 

 

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