Si è svolta stamani a Palazzo dei Giurati una riunione tecnica voluta dal primo cittadino Eligio Giardina per affrontare le problematiche legate all’acqua torbida che da mesi ormai esce dai rubinetti delle case dei Taorminesi.
“Un problema che, ha affermato Giardina, non riguarda più soltanto Trappitello e che potrebbe presto avere ripercussioni anche su tutto il territorio della Città di Taormina.” E’ dunque emergenza nella Perla dello Jonio. Per questo motivo è stato deciso di istituire un tavolo di lavoro permanente con l’Ufficio Tecnico, Asm e l’Ufficio Acquedotto, preposto a controllare il fenomeno 24 ore al giorno.
“ Le soluzioni possibili, spiega Giardina, sono tre. Una è quella di isolare i pozzi dalle acque che arrivano a cascata dalla zona a monte. Sono già in corso da alcuni giorni, tra l’altro, dei lavori e le piogge di questi hanno impedito il completamento di tali opere. L’altra ipotesi è quella di procedere alla perforazione per la realizzazione di un altro pozzo. Infine, aggiunge Giardina, ho parlato con Leonardo Termini, l’attuale presidente di Amam, per la possibilità di attingere all’acquedotto di Fiumefreddo.” A quanto pare Termini avrebbe dato la massima disponibilità in tal senso e bisognerà. Adesso bisogna solo valutare la fattibilità concreta di questa collaborazione.
“Voglio dire ai cittadini di Trappitello, dove io stesso risiedo, ci tiene a precisare il primo cittadino, che stiamo facendo tutto il possibile per individuare il problema e risolverlo e per porre fine a questi insopportabili disagi”.
In queste ore Palazzo dei Giurati ha inoltre dato incarico a un geologo affinché accerti nel più breve tempo possibile il rapporto causa-effetto del problema.
Alla riunione di oggi hanno preso parte l’assessore Gaetano Carella, l’assessore Salvo Cilona, il vicesindaco Mario D’Agostino, l’ing. Massimo Puglisi e Pappalardo, e i responsabili della ditta che si è occupata della realizzazione del campo da golf a Trappitello.