Prosegue l’emergenza idrica a Messina che si ritrova ancora senz’acqua. Il bypass tra la condotta Fiumefreddo e quella Alcantara è stato attivato nelle scorse ore, aumentando la portata fino a cinquecento litri al secondo. Un operazione che consentirà di soddisfare quasi la metà del fabbisogno giornaliero della città. Metà appunto. Restano infatti i problemi di approvvigionamento nelle parti alte della città. Per far fronte a ciò è stato potenziato il numero delle autobotti e si è disposto un ulteriore incremento delle risorse idriche tramite una nave cisterna della capacità di cinquemila tonnellate con immissione diretta nella rete cittadina ogni due giorni.
L’organizzazione della distribuzione idrica sarà curata da una dedicata cabina di regia facente capo al Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste. A supporto del gruppo ci sarà anche un funzionario del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
In particolare, le parti alte della città difficili da servire con erogazione diretta per ragioni di natura orografica che vengono servite tramite autobotti sono: CEP, Minissale, Annunziata Alta (contrada Citola, contrada Sorba), Castane, Giostra, Villa Lina, Santa Chiara, Villaggio Svizzero), San Licandro (zona alta), Giampilieri, Zafferia (contrada Macchia) Santa Lucia sopra Contesse (zona alta), Istituto Ortopedico Scalabrino, Masse (San Giorgio, Santa Lucia, San Nicola), Faro Superiore (Luvarazzi), Torre Faro, Ganzirri. A fornire il proprio supporto anche i comuni della riviera jonica. In particolar modo il gruppo comunale di protezione civile di Furci Siculo nelle scorse è stato di supporto alle squadre di autobotti già attive sul territorio messinese rifornendo il quartiere di Giostra con ben 6000 mila litri del prezioso liquido. I gruppi comunali di protezione civile dei comuni della fascia jonica si sono messi a disposizione del Prefetto di Messina che in caso di necessità potrebbe tornare a chiedere il loro intervento.
Già da ieri sera, ricordiamo, sono presenti in città le autobotti dell’Esercito che si stanno occupando soprattutto di rifornire le scuole prive di acqua. Tra le priorità i punti sensibili della città ovvero l’ Ospedale Papardo, per il quale è stata prevista per quanto possibile un’erogazione mirata, i presidi ospedalieri minori, Case di Cura, mense dei poveri, scuole di ogni ordine e grado e fasce deboli attraverso attività di volontariato.