Dall’anno di nomina del primo liquidatore (2011) ad oggi sono passati 6 anni e nessun bilancio di ASM da allora è stato approvato dal Consiglio Comunale che invece si è sbizzarrito a nominare/proporre cinque o sei liquidatori.
L’azienda è andata avanti senza un progetto industriale, senza una ottimizzazione dei costi e dei ricavi, in uno stato di perenne precarietà ed incertezza, mentre si sono scoperte via via una serie di scelte operative discutibili (l’ultima quella sulla scontistica).
Una situazione che spinge oggi i consiglieri del gruppo “ProgettiAmo Taormina a chiedere finalmente risposte: “ È tempo, scrivono in una nota, di dare una risposta radicale ai due problemi strutturali di ASM:
- definire la reale situazione economica dell’azienda mediante la verifica dei bilanci dal 2011 ad oggi
- dare una prospettiva all’azienda attraverso la chiusura della fase di liquidazione e la scelta della nuova forma di gestione dei servizi finora erogati da ASM
È ora, incalzano, che la politica smetta con le vecchie logiche spartitorie e che invece faccia una scelta radicale di trasparenza e concretezza.”
i consiglieri in particolare chiedono che venga scelta una Società di certificazione indipendente a livello nazionale mediante bando di gara a cui affidare il duplice incarico di certificare i bilanci dal 2011 al 2015 e presentare, in base alla normativa vigente e sulla base di una seria analisi economica/finanziaria, le soluzioni da dare alle eventuali passività se esistenti e soprattutto individui la forma giuridica futura di ASM unitamente ad un serio piano industriale di rilancio e miglioramento dei servizi erogati; e Contestualmente si proceda alla nomina mediante selezione pubblica del nuovo liquidatore che dovrà avere il compito specifico e con termine di massimo nove mesi, di gestire la fase si transizione tra la vecchia ASM e la nuova società che il Consiglio Comunale deciderà sulla base dello studio di fattibilità della società di consulenza.
“La scelta di questi anni di nomine “politiche” proseguono, si è rivelata perdente e la scelta tecnica del dr Pappalardo in qualità di dirigente del comune si è dimostrata non percorribile a causa della presunta incompatibilità sollevata dallo stesso Dirigente.
Ecco perché occorre una inversione forte di tendenza applicando il principio della trasparenza e della competenza, tenendo conto della professionalità di chi dovrà ricoprire l’incarico di liquidatore dell’ASM
La scelta deve avvenire mediante selezione pubblica sulla base di un bando e di presentazione di un curriculum.
Il bando dovrebbe richiedere, così come previsto dall’articolo 25 dello statuto dell’ASM i seguenti requisiti: laurea in ingegneria o in giurisprudenza, età compresa tra i 35 ed i 55 anni, aver prestato servizio in qualità di dirigente per almeno cinque anni in imprese private o pubbliche.
Inoltre, al fine di garantire la trasparenza e la correttezza operativa dei candidati, occorrerà prevedere specifici ed espressi casi di ineleggibilità, quali ad esempio:
- quelli previsti dal decreto 267/2000 sulla ineleggibilità,
- che svolgano attività professionali incompatibili o in conflitto di interessi con ASM,
- che abbiano ricoperto incarichi amministrativi in enti, istituzioni, aziende pubbliche società e abbia chiuso in perdita tre esercizi consecutivi,
- i coniugi, i parenti ed affini entro il terzo grado del sindaco, assessori e dei consiglieri comunali,
- hanno infine ricevuto condanne penali, anche di primo grado per dolo.
Poiché si tratta di una nomina di competenza del Consiglio Comunale, la commissione esaminatrice dei curricula potrebbe essere composta da 3 amministratori nominati direttamente dal Consiglio Comunale e rappresentativi sia della maggioranza che della minoranza consigliare.
I curricula pervenuti dovranno essere pubblicati sul sito del comune al fine di garantire la massima trasparenza, compatibilmente con la normativa sulla privacy attualmente in vigore.”