L’intero complesso del Castello di Schisò (del XIII sec.) che si affaccia sulla baia di Giardini Naxos, è stato acquistato dal gruppo imprenditoriale Chincherini, unico partecipante all’asta pubblica e già proprietario di alberghi sul Lago di Garda in Trentino e in Sicilia, per la cifra di un milione e 615mila euro, corrispondente al 25% in meno rispetto all’importo fissato a base d’asta di 2 milioni e 152 mila euro, nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare pendente innanzi al Tribunale di Messina. Un monumento tra i più antichi della riviera messinese, sottoposto al diritto di prelazione da parte della Regione, così come previsto dall’ex art. 59 del Codice dei beni culturali, per l’acquisto del quale, da decenni, l’assessorato regionale ai Beni culturali ha tentato più volte l’avvio di procedure di esproprio (stanziando ingenti somme, circa 12 miliardi delle vecchie lire), bloccate dai proprietari, che si sono sempre opposti in sede giudiziale con il risultato che in questi anni non è stato possibile concretizzare l’acquisto.
Nei mesi scorsi l’assessore regionale ai Beni culturali pro-tempore, Aurora Notarianni, aveva già manifestato l’interesse alla acquisizione del Palazzo Paladino; e il Parco Archeologico di Naxos, lo scorso fine ottobre, aveva deliberato l’acquisizione del palazzo, stanziando i fondi necessari all’acquisto.
Inoltre anche l’attuale assessore regionale ai beni culturali Vittorio Sgarbi ha reso nota la volontà della Regione Siciliana di esercitare il diritto di prelazione, così come previsto dall’art. 59 del Codice dei beni culturali.
Sulla vicenda oggi accendono i riflettori i consiglieri I Consiglieri Comunali Alessandro Costantino, Valentina Sofia, Angelo Cundari e Mario Sapia che chiedendo attraverso l’approvazione di un apposito atto d’indirizzo che il comune si impegni all’acquisto dell’immobile.
“ Il Palazzo Paladino, scrivono i consiglieri, è situato alle spalle dell’area archeologica di Naxos e la sua acquisizione rappresenterebbe un ideale completamento del Parco Archeologico di Naxos. Sarebbe il primo passo, proseguono, verso la realizzazione di un Museo Archeologico di prestigio, in grado di valorizzare degnamente i numerosi reperti attualmente presenti nel piccolo museo archeologico esistente, oltre a rappresentare un’occasione per la valorizzazione del patrimonio culturale e monumentale dell’intero comprensorio. Per motivo abbiamo formulato un atto d’indirizzo che impegni il Sindaco e l’Amministrazione Comunale ad adottare ogni iniziativa utile all’acquisizione al patrimonio pubblico del Palazzo Paladino.”
La richiesta è che adesso l’atto in questione venga inserito all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale per essere discusso ed approvato.