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giovedì, Dicembre 26, 2024

Rosalda Schillaci. Gli “infiniti Definiti” del percorso poetico

CulturaRosalda Schillaci. Gli “infiniti Definiti” del percorso poetico

Rosalda Schillaci è un’autrice catanese. Una donna impegnata attivamente affinché le note della Cultura possano risuonare in ogni angolo delle vie, delle piazze. La Cultura infatti è organismo vivo che fa risplendere il genius loci e Rosalda Schillaci è ambasciatrice di Cultura che rischiara la bellezza del mondo.

L’autrice ha una profonda preparazione umanistica che le permette di affondare le mani nella terra smossa ai piedi di alberi, dove tocca le radici della sua origine isolana. Rosalda Schillaci è una poetessa ed un’anima bella che accompagna per mano i suoi lettori, modulando per loro versi che inchiodano a terra ma fanno alzare lo sguardo verso il cielo, perché il poeta è un ponte tra umano e divino e la poesia ha ali che permettono di sollevarci dal banale e dall’ovvio.

“Infiniti Definiti” è una silloge poetica, pubblicata da Algra nel 2017, già ampiamente riconosciuta dalla critica e dal pubblico dei lettori.

La Schillaci gioca, sperimenta, si cimenta come un’artista circense, nell’uso virtuoso della parola poetica che è epifania dell’essenza. Ma quale essenza? Quella degli uomini, mortali e finiti, spezzettati in segmenti di giudizio che pongono innanzi a sé “l’Altro”, riducendolo a cosa. Eppure gli umani sentono l’impulso dell’oltre, di spezzare le catene della de-finizione verbale e lessicale, di abbandonarsi all’infinito in cui ri-suona l’eco dell’autentica alterità. Alterità pura, nell’accettazione della differenza che allontana i confini e consente di librarsi ed essere funamboli della creatività poetica. Ecco dunque, il compito responsabile del Poeta è quello aprire un varco che si affacci su ciò che ci rende liberi di Essere: il nostro contatto con l’origine; che è rinvio ad una lingua originaria, essa stessa creatrice poiché rischiara ma non annienta con lame invadenti di luce artificiale.

Rosalda Schillaci è coraggiosa come lo sono tutti i poeti, in questa società dove la Poesia è stata declassata a godibile verso, fatto da giullari. Invece, tornare ad ascoltare i poeti è fondamentale per la salvezza dell’anima mundi e per la permanenza dell’uomo sulla terra. La Poesia ci ricorda che siamo custodi e non padroni dei luoghi, che a noi è stato assegnato il compito di proteggere il mondo e dare senso ad esso; noi i parlanti. La parola poetica è salvifica poiché è simbolo e sigillo. I poeti sono i guardiani della lingua pura, non ascoltarne il canto, è far ripiombare il mondo in un buio caotico.

Paracelso ci ha lasciato questo messaggio: «Non esiste nulla in cielo e sulla terra che non sia anche nell’uomo». L’uomo com-prende in sé cielo e terra ed il poeta canta l’unione del tutto e fa risplendere la Verità. La parola è l’unità di base della Lingua, la Poesia crea rapporti armonici che danno accesso all’ascolto e al dialogo. Il testo di Rosalda Schillaci è dunque un percorso di formazione interiore ed esteriore.

Interiore per lo sperimentare il linguaggio come esperienza di se stessa. Esteriore per offrire agli altri l’opportunità di risveglio di una nuova umanità, finalmente consapevole. La Poesia è uno percorso terapeutico per anima e mente, per questo andrebbe reintrodotta nell’insegnamento, a stretto contatto con arte e musica, sin dall’infanzia. Per aiutare i bambini di oggi ad essere portatori di un messaggio che non guarda alla Terra come un frutto da spolpare per poi gettarne il nocciolo. La poesia ed i poeti raccolgono quel nocciolo perché sanno che esso è seme. Seme che darà vita ad una nuova pianta. La Poesia educa a sentire il canto puro della Terra.

Rosalda Schillaci è poetessa ed è donna, ché anche la poesia è donna. Il suo essere donna, la dispone in contatto con il femminino sacro, la Grande Madre e l’utero dove fiorisce la Vita, atto supremo di creazione. La poesia di Rosalda è femmina ed è madre e per tale ancestrale legame, è tellurica e ricorda Demetra e Proserpina. In “infiniti Definiti”, si sente battere il cuore della Schillaci all’unisono con il cuore della Terra Madre: la Sicilia. I contrasti divengono canto antico e si svela anche che la Poesia è Amore e Cura.

I sentimenti acquistano spessore e morbidezza nei versi della Schillaci, dapprima appaiono spigoli che con dolcezza vengono smussati. Ci sono l’amore, la tenerezza, l’amicizia e non manca la sensualità che regala passioni. Nella dedica ad inizio testo, si legge: «A mio marito Antonio. A mia madre, mio padre e ai miei fratelli. Ad Antonella e Chiara, miei infiniti definiti, immensi amori».

C’è la cura dell’altro che rafforza la consapevolezza dell’essere donna, femmina e depositaria di ciò che conta sopra a tutto: l’Amore. Amore per ciò che siamo: umani ed imperfetti ma ancora degni di avere speranza in un mondo migliore.

Rosalda Schillaci non teme il conflitto e lo dice forte:

«Ti amo cuore mortale

Che ti scaldi al sole

Anche quando si nasconde, spesso, dietro le nuvole».

Lisa Bachis

 

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