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giovedì, Dicembre 26, 2024

TAORMINA. CONSORZIO RETE FOGNANTE. ARRIVA LA REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

AttualitàTAORMINA. CONSORZIO RETE FOGNANTE. ARRIVA LA REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

“In relazione alle dichiarazioni ed alle critiche “non certamente costruttive” veicolate su “social network” da autorevoli esponenti del “Movimento 5 stelle”, per le quali stiamo valutando e ci riserviamo di presentare querela, relative alle problematiche causate dallo scarico delle acque depurate dall’impianto Sud del Consorzio Rete Fognante, amplificate ulteriormente dalle distorte comunicazioni pubblicate recentemente da Legambiente in occasione della visita di Goletta Verde, informiamo la cittadinanza tutta e le istituzioni preposte che l’impianto oggetto della contestazione funziona benissimo, come certificato dalle analisi condotte da ARPA Sicilia e confermato dalla verifica operata dal NOE.”

Sono queste le dichiarazioni del presidente del Consorzio Rete Fognante Bruno De Vita in seguito alle segnalazioni del Movimento5stelle. 

Attraverso una nota De Vita fa sapere che  “il Nucleo Operativo dell’Arma dei Carabinieri preposto alla tutela ambientale, congiuntamente a funzionari dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, ha infatti di recente ispezionato gli impianti e controllato i documenti e le analisi, non riscontrando alcuna grave anomalia o pericolo per la salute, né violazione delle norme previste dalla legge 68 del 2015, richiamata da Legambiente evidentemente in maniera strumentale.

Il Consorzio per la Rete Fognante opera infatti nel rispetto delle leggi e delle disposizioni in tema di depurazione, con una condotta “trasparente” e  “funzionale”, tanto da poter permetterci di invitare i dirigenti “5 stelle” e “Legambiente” a venire in sede , quando e come riterrano più opportuno, per confrontarci e verificare atti, documenti ed impianti, così come di  recente proposto agli esponenti di “Legambiente”, in occasione della visita di “Goletta Verde”; i rappresentanti del movimento ambientalista hanno osservato il funzionamento del sistema di depurazione senza muovere in quella sede alcun rilievo, ma non hanno controllato i documenti: l’ambiente si tutela con i fatti concreti e documentabili, non con i proclami e quindi reiteriamo l’invito a documentarsi prima di parlare o peggio denunciare.

La non adeguata localizzazione dell’impianto Sud ed il suo attuale sottodimensionamento, denunciati da “Goletta Verde”, non sono certo imputabili alle recenti gestioni dell’Ente, che anzi si sono attivate con progetti ed azioni concrete per affrontare tale problematica: progetti per migliorare e potenziare il sistema depurativo, non accolti dal competente Ministero, né dai preposti organi regionali.

L’operato di una Pubblica Amministrazione si valuta dai fatti e non sulla base di preconcetti: prima di diffondere notizie false ed offensive chiunque, a maggior ragione se esponente politico, ha il dovere di acquisire tutte le informazioni necessarie, ma al Consorzio non è giunta alcuna richiesta in tal senso; invece di  parlare di  reati ambientali, massoneria e “trasparenza”, gli esponenti del maggior partito di governo  (5 stelle) sollecitino il competente Ministero, dove giacciono le richieste di finanziamento presentate e necessarie per il perfetto funzionamento della struttura, per dare attuazione alla sentenza del TAR che ha ritenuto illegittimo il diniego del finanziamento da parte dell’organo di governo nazionale. In buona sostanza non abbiamo timore alcuno ad affermare che l’impianto consortile rappresenta un “fiore all’occhiello”, una “Mosca bianca”  in un contesto, quello della depurazione in Sicilia, pieno di inefficienza: le nostre porte, le nostre carte e ogni angolo dei nostri impianti sono a disposizione di chiunque avesse interesse a conoscere i fatti, spogliandosi della maschera del pregiudizio, per collaborare realmente a tutela del nostro Ambiente.”

 

 

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