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Davide Comunale e Irene Marraffa ospiti al terzo degli “Incontri del Mediterraneo”

CulturaDavide Comunale e Irene Marraffa ospiti al terzo degli “Incontri del Mediterraneo”

Sabato 1 dicembre, nella sala conferenze dell’Archivio storico di Taormina, si è svolto il terzo appuntamento in programma per gli “Incontri del Mediterraneo”.

Si tratta di una serie di eventi, promossi e patrocinati dal Comune di Taormina – dall’Assessorato alla Cultura retto dalla professoressa Francesca Gullotta – in collaborazione con le università e gli istituti di ricerca storica. L’obiettivo degli incontri è quello di sensibilizzare e aprire al dialogo sulle complesse tematiche che investono il Mediterraneo come luogo fisico e luogo dell’anima; centro e passaggio di genti e culture differenti, per valorizzare la giusta idea di “differenza” e di “rispetto per l’alterità”: intesa come ricchezza da cui non si può prescindere per la giusta comprensione di ciò che siamo stati, e ciò che siamo oggi.

Il terzo appuntamento, ha avuto come ospiti Davide Comunale e Irene Marraffa – nelle vesti di relatore –,i quali hanno raccontato il loro percorso, dall’ideazione all’attuazione dell’associazione “Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia”, nata l’1 Settembre 2009, con l’intento di studiare a rimettere a percorribilità il sistema di sentieri e “trazzere” di tutta la regione. Da qui, si è sviluppato un ulteriore progetto che ha preso forma reale anche con la pubblicazione di due guide, scritte da Davide Comunale: La Magna Via Francigena e DA PALERMO A MESSINA PER LE MONTAGNE, edite da Terre di Mezzo.

All’archivio storico di Taormina, sabato 1 dicembre, il professor Comunale ha dettagliatamente illustrato questo secondo lavoro.

Dopo il successo di La Magna Via Francigena, DA PALERMO A MESSINA PER LE MONTAGNE, è il nuovo percorso per riscoprire il fascino di una Sicilia nascosta. A piedi in una terra di emiri e cavalieri, sulle tracce del Gran Conte Ruggero I e dell’imperatore Carlo V. L’itinerario si snoda da Palermo a Messina in 20 giorni, tra rocche normanne, cupole arabeggianti, riserve naturali e prelibatezze gastronomiche, per scoprire gli “Appennini” di Sicilia, punteggiati da splendidi borghi e con sorprendenti scorci sul mare. Un itinerario storico attraverso le cime delle Madonie, i boschi dei Nebrodi e le vette dei Peloritani, fino allo Stretto, antica porta dell’isola sull’Oriente. Tra le località attraversate, Gangi e Montalbano, i castelli di Caccamo, Caltavuturo, Polizzi e Petralia, i paesi di Floresta, Capizzi e Cesarò, e Troina, la prima capitale del Gran Conte Ruggero. Con tutte le informazioni utili per mettersi in cammino: le cartine dettagliate, le altimetrie, i dislivelli, la descrizione del percorso, dove dormire, i luoghi da visitare.

Il pubblico presente ha dato prova di entusiasmo e grande interazione con gli ospiti, traducendo l’incontro in un dialogo serrato, fatto di curiosità, racconti carichi di esperienze umane e attenzione alla realizzazione di un progetto, che unisce le competenze di tecnici, storici e persone appassionate “del viaggio lento”, fatto di passi ed emozioni.

I luoghi hanno preso vita, attraverso le parole di Comunale e della Marraffa, che hanno narrato di strade, antiche vie, trazzere e paesaggi unici. La storia e le storie di questa nostra immensa Sicilia. Isola svelata in parte e ancora da svelare. Comunale ha sottolineato come «loro soffino via la polvere dal libro della Storia, riportando alla luce, ciò che è sempre stato lì». La finalità, del viaggio che si vuole proporre,prevedeil rispetto per i luoghi ed il recupero di saperi e tradizioni in sinergia con le comunità; riaccendendo il senso di appartenenza e lo spirito di accoglienza che la nostra Terra ha sempre avuto nel proprio DNA.

Parlare di “Francigene siciliane”, non è uno spot promozionale, ma vi sono alla base ricerche storiografiche e archeologiche, che attestano la presenza di strade dette “Francigene” in Sicilia, documentate in atti e diplomi normanni. Per questo motivo, oggi, vi sono percorsi inseriti a pieno titolo nelle “Francigene del Sud”, poiché la Sicilia è stata terra di sosta e passaggio per i crociati; nonché luogo di incontri e scambi commerciali, econtinua a restituire una storia ricca e patrimonio di tutti.

Ciò nell’ottica di un turismo ecosostenibile e dall’alto valore etico. Il viaggio a piedi, passo dopo passo, di questi “camminatori sui sogni”, ha alla base una chiara filosofia di vita. Pone, al centro, la persona in contatto con i luoghi, in un sistema di meditata lentezza, in cui corpo e spirito si muovono insieme in una danza di gratitudine verso ciò di cui, l’uomo deve essere umile custode e non distruttore. Un turismo che si basa sulla necessità di fare sistema, in una rete di virtuose collaborazioni, dove “si ripristina l’esistente” con costi irrisorie si coinvolge la comunità, offrendo l’opportunità di avviare una filiera turistica apprezzata dai numerosi camminatori italiani e stranieri, alla ricerca di un dialogo vero con la nostra Isola.

Il professor Davide Comunale, archeologo ed esperto di viabilità antica, è impegnato da anni nello studio del territorio siciliano. È ideatore e promotore della rete dei “Cammini Francigeni di Sicilia”, con quattro itinerari storici individuati, per oltre 1.000 km.

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