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domenica, Gennaio 12, 2025

TAORMINA. NO ALL’ AUMENTO DELLA TASSA DI SOGGIORNO. GLI IMPRENDITORI NON CI STANNO.

PoliticaTAORMINA. NO ALL’ AUMENTO DELLA TASSA DI SOGGIORNO. GLI IMPRENDITORI NON CI STANNO.

Il consiglio direttivo dell’associazione Imprenditori per Taormina ha espresso tutto il proprio dissenso, attraverso una nota ufficiale diramata in queste ore, rispetto alla possibilità che l’amministrazione comunale proceda all’aumento della tassa. Gli imprenditori taorminesi chiedono all’ amministrazione che prima di deliberare sull’aumento, venga rivisto  il regolamento, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 80 del 06/11/2012. Ciò che con forza gli imprenditori chiedono è inoltre il ripristino dell’osservatorio permanente, organo con il compito di monitorare gli effetti dell’applicazione dell’imposta e di formulare eventuali proposte correttive, facendo entrare di diritto anche un rappresentante dell’Associazione Imprenditori, in rappresentanza di una grossa fetta dell’imprenditoria cittadina, che come gli albergatori lavorano con e per il turismo e che risentono come loro dell’influenza di tale tassa e del suo uso improprio. Nella nota il consiglio direttivo AIPT richiede inoltre che i proventi della tassa di soggiorno vengano  dirottati  su un fondo bancario speciale e non come accade adesso in un semplice conto corrente bancario che va nelle casse comunali. La creazione di un fondo bancario ad hoc consentirebbe il prelievo solo dopo un autorizzazione accordata congiuntamente dal sindaco e dall’osservatorio permanente e solo per progetti esclusivamente a fine turistico condivisi dalle parti (strade, arredo urbano, verde pubblico, bagni pubblici, spiagge, manifestazioni, promozione,etc), così come recita l’articolo 1 “presupposto dell’imposta” comma 4 e seguenti del regolamento stesso, affidando la realizzazione di tali progetti con gare d’appalto a privati. Infine l’Associazione Imprenditori per Taormina  chiede che venga reso pubblico  in quale modo sono state impiegate, fino ad oggi ed in quali settori, le somme ricavate in questi due anni dalla tassa di soggiorno. Le somme sono state davvero utilizzate per i fini previsti dal regolamento? È l’interrogativo che l’Associazione Imprenditori si pone  e al quale chiede che l’amministrazione risponda al più presto, chiedendo  inoltre che qualora le somme provenienti dalla tassa di soggiorno non fossero state utilizzate per il fine ultimo per il quale è stata istituita cioè quello turistico vengano restituite e reinvestite. Solo in questo caso, concludono gli imprenditori,  si può rivedere di accettare un eventuale piccolo aumento. 

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