Si è concluso con un nulla di fatto il consiglio comunale taorminese riunitosi ieri sera in seduta straordinaria per affrontare la questione Taormina Arte. Com’era prevedibile infatti l’argomento ha messo in luce un consiglio diviso, confuso, incapace ancora una volta di fare fronte comune e trovare una soluzione condivisa o quanto meno una proposta condivisa da poter presentare nelle sedi opportune. Tanti gli interventi in aula. In molti hanno ripercorso la storia di Taormina Arte, tanti gli interventi incisivi e pertinenti, tanti altri invece sono finiti fuori tema, e quasi tutti alla fine hanno invece attaccato più o meno direttamente il primo cittadino Eligio Giardina. Giardina che aveva sperato per un momento che gli sarebbe bastato portare in aula un documento perché tutti potessero condividerlo. E invece no. Non sono bastate neanche le sue rassicurazioni circa lo stanziamento da parte della giunta regionale di circa 658 mila euro a favore di Taormina Arte. Somma che dovrebbe servire a pagare le spettanze arretrate dei lavoratori del comitato. A smentirlo in diretta l’assessore Regionale al Turismo Cleo Li Calzi. A riportare in aula il suo messaggio il consigliere Giuseppe Composto. La Li Calzi cosi come ha affermato Composto ha rimproverato al primo cittadino di aver dato notizie prive di fondamento; ancor prima di averne la certezza, quando la giunta regionale era ancora riunita e nulla era deciso. E attendono di trovare riscontro anche le notizie circa la revoca da parte del Commissario della Provincia Regionale di Messina Filippo Romano dell’atto d’indirizzo con cui di fatto aveva avuto il via l’intero iter; secondo quanto affermato dal primo cittadino Eligio Giardina l’atto in questione non avrebbe più alcun fondamento dal momento che si basa sulla proposta di legge dell’assessore regionale Li Calzi che prevedeva la costituzione “ex novo” di una fondazione in sostituzione del comitato e che è stata stralciata. Nel documento presentato ieri sera in aula dal primo cittadino Eligio Giardina si chiede invece che venga adottato l’iter per la trasformazione dell’attuale Comitato Taormina Arte in fondazione, cosi com’era stato previsto dalla legge regionale 26/03/2002 senza alcuna modifica normativa. Inoltre propone alla Regione la possibilità di modificare la vigente normativa per garantire il pagamento dei debiti pregressi mediante il parziale utilizzo dei proventi del teatro Antico, con l’assegnazione di una somma superiore all’attuale 30%, sulla base di una modifica normativa cosi elaborata : “ Per gli anni 2015, 2016, 2017 il comune di Taormina e il Comune di Messina, successivamente alla messa in liquidazione del Comitato Taormina Arte, sono autorizzati a utilizzare, a titolo di contributo per il ripiano dei debiti del Comitato stesso, i proventi ad essi spettanti ex art.7 della L.R. n.10/1999 e successive modifiche ed integrazioni, indipendentemente dalla stipula della convenzione prevista dal medesimo art. 7”. Proposta questa che come ha evidenziato l’esponente del pd Graziella Longo nel proprio intervento si basa sul nulla…ovvero su una convezione scaduta che non si sa ancora se verrà rinnovata. Il documento prosegue ancora con un altro punto nel quale si delibera di Ipotizzare per il 2016 l’affidamento dell’intera gestione del Teatro Antico al comune che, a sua volta, potrebbe prevedere il conferimento alla fondazione “Taormina Arte” del Palazzo dei Congressi. E anche in questo caso la riflessione nasce spontanea… si conferisce un bene che di fatto è inagibile, più o meno come quando si conferì l’ex pretura mentre era all’asta. Poi infine la proposta che riguarda i lavoratori del Comitato Taormina Arte. Si chiede vengano salvaguardare le competenze del personale in forza al Comitato, con la verifica della possibilità di tutelare gli aventi diritto; anche se viene evidenziato il subentro nei “diritti, negli obblighi e nei rapporti attivi e passivi” previsto nell’articolo 35 della legge regionale n.2/2002, con un quadro debitorio ancora incerto e con la vicenda del personale non definita, rappresenta comunque un elemento di riflessione rispetto alla volontà di procedere con la “trasformazione”, dato che il trasferimento del personale “con la medesima posizione giuridica ed economica della struttura di provenienza”rende impossibile il rispetto dei limiti di una sana gestione. In pratica nessuna garanzia. E cosi il consiglio comunale è stato rinviato senza che sia emerso alcun dato certo. La questione verrà riaffrontata. “ Il mio documento -ha detto in conclusione dei lavori Eligio Giardina- voleva essere solo un input può essere quindi modificato.” In considerazione verranno prese anche le proposte di affiancare al presidente di Taormina Arte quattro consiglieri comunali in rappresentanza del consiglio che seguano l’intero iter, e quella formulata dal consigliere Eugenio Raneri circa la possibilità per il comune di Taormina di rivolgersi ad un team di esperti legali che possa seguire il consiglio comunale nel complicato iter di trasformazione del comitato in fondazione.
SEGUE INTERVISTA VIDEO REALIZZATA AD ELIGIO GIARDINA POCO PRIMA DELL’INIZIO DEL CONSIGLIO COMUNALE