L’avvocato Francesco Buda, già presidente del Centro dei diritti del cittadino, è stato nominato dal primo cittadino di Taormina Eligio Giardina, esperto legale per la ricostituzione degli uffici del giudice di pace di Taormina. Proprio Buda si era fatto promotore nei mesi scorsi di una petizione popolare contro la soppressione degli uffici del Giudice di pace che però non aveva, purtroppo, sortito gli effetti sperati. Il sub circondario della sezione distaccata di Taormina comprende 23 comuni da Antillo a Taormina appunto. Un territorio vasto posizionato dal mare Jonio alla montagna, sino al confine con la provincia di Catania con i paesi etnei ed i monti Peloritani e serve una popolazione di circa 50.000 residenti e che in alta stagione diventano 150.000 di possibili utenti. Tutti presupposti, questi, che ad un certo punto erano sembrati sufficienti a mantenere la sede di Taormina, considerando inoltre che è ospitata in un edificio di nuova costruzione, avente i requisiti previsti dalla legge in materia di edilizia giudiziaria. E invece no. Nonostante le proteste, le polemiche e le mozioni l’iter ha fatto il suo corso ed il tribunale di Taormina è stato chiuso. Adesso il tentativo di recuperare. L’avvocato Buda ha dato la piena disponibilità ad attivarsi per la ricostituzione degli Uffici del Giudice di Pace di Taormina, Organo Giurisdizionale nella circoscrizione della Corte d’Appello di Messina nel sub comprensorio di Taormina ma non solo. Si tenta adesso infatti la costituzione del Giudice di Pace Unificato, comprendente i territori dei Comuni facenti dei Giudici Di Pace di Francavilla di Sicilia, Taormina, Giardini Naxos e Santa Teresa di Riva. L’avvocato Buda ha dichiarato di non pretendere alcun compenso a nessun titolo per l’attività da svolgere, proseguendo dunque la battaglia iniziata in qualità di presidente del Centro diritti dei cittadini.