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mercoledì, Gennaio 15, 2025

SANTA TERESA DI RIVA. MIGRANTI IN PAESE. C’E’ PREOCCUPAZIONE

AttualitàSANTA TERESA DI RIVA. MIGRANTI IN PAESE. C'E' PREOCCUPAZIONE

Li vediamo arrivare ogni giorno. Almeno i più fortunati. Quelli che riescono a sopravvivere al mare. Arrivano a migliaia. Sono tanti, troppi perché possano essere tutti controllati ed identificati. La maggior parte di loro non ha documenti. Non ha nulla. Ci siamo abituati a vederli morire in mare, nei furgoni, tra i motori di auto nei quali si infilano per riuscire a fuggire. Ci siamo abituati a vederli ammassati nei centri di accoglienza, nei campi della croce rossa eppure non ci siamo abituati ancora a vederli per strada. Ma loro ci sono. Ai semafori. Nelle stazioni. Fuori dai supermercati e dalle chiese.

E adesso sono anche nei nostri comuni. Noi che guardiamo i tg e pensiamo che il problema non ci appartenga. Noi che li guardiamo ignorandoli perché “tanto a noi che cosa interessa?!” Adesso che sono nel nostro paese li vediamo e ci sentiamo minacciati dalla loro presenza. Adesso ci interessa.

Dopo i fatti di cronaca di Palagonia, dove una coppia di coniugi è stata massacrata nella propria abitazione in una villetta alla periferia della città molto probabilmente da un ivoriano, ospite del Cara di Mineo, il centro di accoglienza profughi,  l’attenzione è alta.

Numerosi cittadini di S. Teresa hanno segnalato al sindaco,  chiedendo maggiore controllo del territorio, la presenza di alcuni migranti che da settimane ormai girano per il paese.

E’ facile incontrarli fuori dai supermercati o nei parcheggi. Chiedono soldi. A volte porgono solo la mano. Quella stessa mano che i fatti di cronaca ci portano a temere. Io li ho visti. E si certo, anch’io sono preoccupata.

Sono preoccupata perché il problema è molto più ampio. Perché se l’Europa non riesce a gestire l’emergenza mi chiedo  come potrebbe farlo un piccolo comune come il nostro?

Dal canto suo il primo cittadino di S. Teresa di Riva Cateno De Luca investito della questione ha rassicurato la cittadinanza. Il dibattito è nato online su facebook, ormai nuova piazza e megafono delle istanze cittadine.

“Sto osservando e  valutando. Certamente, ha scritto De Luca,  non parto dal presupposto che la razza condiziona il comportamento e l’ educazione di ogni essere umano. Se il quieto vivere e la civile convivenza e’ messa a repentaglio il sindaco interverrà nei confronti dei responsabili. Se decideremo che chiedere l’elemosina e’ vietato e mina la nostra pacifica convivenza faremo un ordinanza nei confronti di tutti ( bianchi neri e rossi ) che vagabondano nel nostro territorio comunale. Io la penso così : se in una famiglia si vive male a causa della disoccupazione ed a stento i componenti riescono a mangiare non è razionale far accomodare in quella casa altre persone per tentare di sfamarle . Faremmo un torto alla famiglia ed un torto al nostro ospite che non solo rimarrà a digiuno ma rischierà di scontare anche l’ira di chi già vive male di suo. Nei prossimi giorni, conclude De Luca, informeremo la cittadinanza su come l’amministrazione comunale intende affrontare il problema.”

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