TAORMINA. AFFITTO DEGLI IMMOBILI COMUNALI A PREZZI FUORI MERCATO. L’ASSOCIAZIONE DEGLI IMPRENDITORI CHIEDE IL RITIRO IN AUTOTUTELA DEGLI AVVISI DI GARA

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AAA affitasi palazzo municipale.  Accade a Taormina. Dove alla luce delle ormai note e croniche difficoltà economiche l’amministrazione comunale per far cassa ha pensato bene di predisporre  l’affitto di alcuni locali comunali. La notizia  a dire il vero è  vecchia. Ma ritorna oggi in primo piano, ultimo giorno utile  per  presentare le offerte, grazie ad una nota dell’ Associazione Imprenditori per Taormina. Nella nota indirizzata al primo cittadino Eligio Giardina l’Associazione evidenzia quella che può essere definita un anomalia. Partiamo dall’inizio. Nella sede del comune, Palazzo dei Giurati, a seguito dello spostamento dell’ufficio commercio si sono infatti resi disponibili i locali siti a piano terra dello stabile. Locali che cosi come veniva evidenziato nelle precedenti delibere di giunta non possono essere utilizzati per il soddisfacimento di fini istituzionali dell’ente . Lo scopo, nobilissimo,  è quello di far cassa. Concedere in locazione i locali siti al piano terra di Palazzo dei Giurati, sul centralissimo Corso Umberto consentirà, almeno questo è ciò che gli amministratori si augurano, una maggiore entrata per le casse comunali. Ma a quanto pare a Palazzo dei Giurati hanno fatto male i conti e cosi l’affitto dei locali rischia di trasformarsi in un operazione anti economica. E’ quanto oggi l’associazione imprenditori per Taormina evidenzia. “ Il comune di Taormina, si legge nella missiva, ha reso note le gare per la concessione in locazione degli immobili rispettivamente di via Corso Umberto n. 213/A, piano terra, sotto i portici della sede municipale “Palazzo dei Giurati” per una superficie lorda di mq 59,22, oltre alla pertinenza esterna per una superficie lorda di € 20,20, per il canone annuo, a base d’asta, di € 61.890,00, oltre iva e di via Corso Umberto nn. 215 e 213 B, piano terra, sotto i portici della sede municipale “Palazzo dei Giurati”, per una superficie lorda di mq 111,50, oltre alla pertinenza esterna lorda di mq 29,90, per il canone di locazione, a base d’asta, di € 106.670 oltre iva.” Ciò che l’associazione evidenzia, a tutela delle categorie rappresentate, è che il prezzo base d’asta per entrambi gli immobili, in rapporto con la loro superficie, (dato  aggravato dalla considerazione che trattasi solamente di base d’asta), implica l’assoluta ed incontestabile antieconomicità dell’operazione, a dir poco fuori mercato, che nessuna lecita attività potrebbe sostenere. L’Associazione Imprenditori per Taormina vorrebbe a questo punto conoscere quali sono i  criteri utilizzati per le operazioni di stima degli immobili in discorso! “Invero, si legge ancora nella nota, pur essendo consapevoli che, nell’attuale sistema economico, ciascuno è libero di determinare il prezzo dei propri beni è altresì vero che l’Ente Comunale non deve mai dimenticare il ruolo ricoperto sotto il profilo della tutela e della promozione degli interessi della comunità di riferimento, anche per non falsare il mercato e creare delle bolle economiche- finanziarie che, alla fine, si ritorcerebbero contro il Comune stesso e, quindi, contro l’intera cittadinanza.” Alla luce di quanto emerso il Consiglio direttivo AIPTaormina auspica il ritiro in autotutela degli avvisi in questione ed una riesame della vicenda e delle problematiche ad essa sottese. 

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