Si allarga anche ad altri comuni la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per il “Contratto di Fiume Agrò, Savoca, Pagliara”. Nelle scorse ore infatti ad aderire al Contratto di Fiume, promosso dal comune di Furci Siculo e già sottoscritto dai comuni di Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza D’Agrò, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Savoca, Sant’Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva, è arrivato anche il comune di Taormina. La giunta taorminese ha infatti approvato nelle scorse ore l’adesione al protocollo d’intesa per la costituzione del contratto fiume. Ma di cosa si tratta? Il Contratto fiume, si legge nello schema di sottoscrizione, è promosso nell’ottica di attivazione di azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e, più in generale per la riqualificazione e lo sviluppo socio economico del territorio ricadente nei bacini idrografici. L’obiettivo è infatti migliorare lo stato del torrente e ridurre il rischio idrogeologico, tutelando la qualità del paesaggio. Con la sottoscrizione del protocollo per l’istituzione di un “Contratto di Fiume” le Amministrazioni aderenti prendono atto di avviare una serie di azioni concrete e fra loro coordinate che siano in grado di garantire in modo efficace la sicurezza dei territori, il risanamento delle acque e più in generale una riqualificazione territoriale ed ambientale dei bacini idrografici dell’Agrò, Savoca e Pagliara, che induca sviluppo socio economici positivi e sinergici in ambito agricolo, turistico , urbano. Il territorio in questione presenta infatti un elevata criticità ambientale dovuta a diversi elementi: insediamenti industriali ( anche dismessi), forte pressione insediativa e , per quanto attiene più strettamente alle aste fluviali, problemi di difesa idraulica ed idrogeologica e di qualità delle acqua. In merito alla prevenzione dei rischi, idraulici, idrogeologici, naturalistici etc i soggetti firmatari riconoscono che le azioni puntuali indirizzate in tal senso avranno piena efficacia solo se ad esse verranno affiancate altre azioni da realizzare sul bacino in accordo con Enti coinvolti nella gestione del territorio e più complessivamente del ciclo delle acque. I firmatari del protocollo di intesa prendono atto del fatto che l’inquinamento del bacino, e più in generale, la qualità ambientale dei bacini dipendono da una molteplicità di fattori che vanno governati in modo integrato al fine di intervenire sull’insieme delle pressioni ambientali generate dal sistema insediativo. A fronte del riconoscimento della necessità di procedere ad interventi di prevenzione dei rischi in sinergia con altre azioni sull’ambiente e sul territorio, si riconoscono anche le difficoltà di gestire l’insieme di tutte le procedure e di tutti gli adempimenti normativi che andranno necessariamente coordinati fra loro per garantire dei risultati efficaci. Con la promozione di un Contratto di Fiume si intende attuare il passaggio da politiche di tutela dell’ambiente a più ampie politiche di gestione delle risorse paesistico-ambientali, agendo in molteplici settori: protezione e tutela degli ambienti naturali, tutela delle acque, difesa del suolo, protezione del rischio idraulico, tutela delle bellezze naturali.