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giovedì, Ottobre 24, 2024

CORONAVIRUS. Il magistrato Angelo Giorgianni chiede una commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione Coronavirus

AttualitàCORONAVIRUS. Il magistrato Angelo Giorgianni chiede una commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione Coronavirus

Una petizione per chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione Coronavirus, a chiederla è il magistrato Angelo Giorgianni.

“La gestione politica e sanitaria dell’Emergenza Coronavirus, spiega Giorgianni, è stata condizionata dalle verità di alcuni Scienziati “accreditati” che hanno prospettato tesi catastrofiche sull’evoluzione e sui rischi della pandemia. Questi ultimi hanno indicato rigide misure di distanziamento, che hanno limitato libertà e diritti di valenza costituzionale ed hanno affermato che non vi erano allo stato terapie specifiche e che per un ritorno alla normalità avremmo dovuto aspettare la scoperta del vaccino.

Le tesi dissenzienti che indicavano caratteristiche diverse del virus, l’inutilità del vaccino, una diagnosi diversa rispetto a quella ritenuta e terapie praticabili, non sono state ascoltate ed alcune volte nascoste.

In particolare, prosegue il magistrato, alcuni Scienziati e ricercatori di caratura internazionale hanno pubblicamente affermato che:

1) il vaccino non servirebbe a nulla, perché il virus muta;

2) il coronavirus non avrebbe possibilità di uccidere una persona sana, ma solo chi ha una risposta immunitaria bassa;

3) Il coronavirus circolerebbe già da prima dell’ottobre 2019;

4) Almeno Il 35 % della popolazione sarebbe stato già contagiato ed avrebbe quindi gli anticorpi;

5) Il coronavirus determinerebbe la morte per Trombo embolia vascolare e si potrebbe prevenire anche con l’uso dell’eparina e dell’idrossiclorochina;

6) il plasma è una cura valida, a basso costo e senza rischi, perché si basa sull’immunità indotta.

7) L’erroneità di alcune diagnosi e terapie potrebbero avere determinato tante morti, diversamente evitabili;

8)Il virus sarebbe sensibile al caldo e la stagione estiva ed il mare lo neutralizzerebbe;

9) La patogenicità sarà sempre maggiore al Nord, essendo il virus sensibile al clima;

10) la carenza di vitamina D esporrebbe a rischio contagio Coronavirus.

Queste verità, prosegue Giorgianni, che avrebbero potuto agevolare il contrasto al virus, tardano ad affermarsi perché contraddette da verità “accreditate” che, invece, hanno improntato la gestione sanitaria. Avendo   i fatti dimostrato la validità di queste tesi dissenzienti, si pongono drammatici interrogativi sull’utilità di una serie di misure restrittiva delle libertà, sulle conseguenze degli eventuali errori diagnostici e di possibili ritardi nel praticare alcune terapie efficaci.

Pertanto, afferma Giorgianni, è legittimo chiedersi se tratta solo di Fatali errori e drammatici ritardi che hanno reso inadeguata la gestione dell’emergenza, o gli stessi, come qualcuno teorizza, sono funzionali ad una immorale e/o illecita strategia? Se Queste verità “nascoste” avrebbero potuto evitare questa strage di vite umane?

Tanti interrogativi ed un’unica certezza: Migliaia di vittime reclamano verità e giustizia! Ognuno di noi , conclude il magistrato, ha il diritto di sapere e credo che, a prescindere da doverose indagini giudiziarie, sia necessaria una Commissione di inchiesta parlamentare per accertare se questa emergenza sanitaria sia stata gestita adeguatamente e se vi sono state notizie false, depistaggi e interessi illeciti… che hanno condizionato la gestione predetta!

 La Commissione parlamentare di inchiesta è finalizzata non solo ad accertare le verità, ma anche ad evitare che la popolazione sia in futuro sottoposta a misure restrittive della libertà inutili, a terapie dannose o inappropriate, e ad un vaccino inefficace.”

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