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mercoledì, Febbraio 5, 2025

CASTELMOLA. IL CORPO FORESTALE PROCEDE AL SEQUESTRO DI UN AREA ATTREZZATA PER L’ADDESTRAMENTO CON ARMI

CronacaCASTELMOLA. IL CORPO FORESTALE PROCEDE AL SEQUESTRO DI UN AREA ATTREZZATA PER L'ADDESTRAMENTO CON ARMI

Sono quattro in totale le persone sottoposte ad indagini in seguito ad un sopralluogo effettuato oggi da parte degli uomini del corpo forestale. Si tratta di G.A. di Gaggi (ME) di 54 anni, G.D. di Taormina (ME) 27 di anni, G.D. di Gaggi (ME) di  23anni  e G.A. di Taormina di 50 anni. Il sopralluogo in questione è stato effettuato nella località Dammari / Maloprovvido del comune di Castelmola, sotto il coordinamento dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina unitamente al personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana di stanza presso il Distaccamento Forestale di Savoca e al personale della Ripartizione Faunistica Venatoria ed Ambientale di Messina per verificare la presenza di una presunta area attrezzata per l’addestramento con armi da sparo. Una volta sul posto il personale del corpo forestale ha effettivamente riscontrato un ampio movimento di terreno, una piattaforma in gettata di cemento e, in fase di montaggio, una tettoia formata da: pilastri tubolari in acciaio imbullonati sulla piattaforma in cemento; copertura con onduline zincate; suddivisione della superficie coperta in cinque box, separati da listelli in legno e pannelli. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di verificare che il terreno interessato dai lavori è di proprietà di una società con sede legale a Mascali (CT) e che la società aveva concesso i terreni di proprietà ricadenti nella Contrada Dammari/Maloprovvido del comune di Castelmola, ad una associazione dilettantistica con sede legale a Taormina, frazione Trappitello. Il concessionario, alla richiesta delle autorizzazioni di legge da parte del personale del Corpo Forestale intervenuto, non è stato però in grado di esibire alcuna autorizzazione ed ha dovuto ammettere che i lavori di movimento di terreno già eseguiti e la costruenda tettoia sono stati effettuati abusivamente in violazione della norma urbanistica e paesaggistica. Inoltre, la verifica dello stato luoghi mediante il sistema informatico forestale “S.I.F.” ha consentito di evidenziare che parte dell’intervento interessa il demanio fluviale annesso a torrente Santa Venera, corso d’acqua, questo, iscritto nell’elenco delle acque pubbliche di cui al T.U. 11 dicembre 1933 n° 1775 e pertanto gravato dal vincolo paesaggistico. Ad aggravare la situazione il fatto che l’area interessata dall’ intervento ricade all’ interno di una zona riconosciuta oasi di ripopolamento e rifugio della fauna selvatica denominata “Serrafalco/Costi/Cuppitta”, oasi, questa, istituita dall’ Assessorato Regionale dell’Agricoltura e delle Foreste con specifica decreto assessoriale (giusto D.A. n° 78 del 31 gennaio 1992).
Si precisa che i lavori in argomento sono eseguiti in economia per amministrazione diretta e i soci dell’Associazione dilettantistica concorrono in solido nella perpetrazioni dell’illecito (modifica dello stato dei luoghi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico; violazione della normativa urbanistica; occupazione di demanio fluviale). La pattuglia intervenuta, preso atto che l’Associazione ha agito in assenza delle autorizzazioni di legge, per impedire che l’azione illecita venisse portata ad ulteriori conseguenze e per evitare la dispersione delle prove con l’eventuale modifica dello stato dei luoghi, in data 27 marzo 2015, ha proceduto d’iniziativa al sequestro dell’area interessata dall’ intervento. Le cose sequestrate sono state affidate in custodia giudiziaria al Sig. G.D. nella qualità di socio
dell’Associazione dilettantistica, per tenerli a disposizione della competente A.G. Dall’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Messina

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