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FOTO… GRAFIA. “CAMERE CON VISTA”: FINALE CON ANDREA STRAZZERI

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Foto di Andrea Strazzeri

Giovedì 11 giugno 2020, è andato in diretta online l’ultimo appuntamento di “CAMERE CON VISTA” – la serie di incontri di Fotografia LIVE – format consolidato e di successo, nato da un’idea di Rocco Bertè, che durante la forzata reclusione da lockdown, insieme all’associazione fotografica “Taoclick”, presieduta da Ernesto De Luna, ha pensato di mettere a frutto la passione e la conoscenza sulla fotografia, medesima febbre che lega tutti loro. Bertè ha moderato gli incontri con Roberto Mendolia (Rogika). In sinergia e con spirito di squadra hanno lavorato alacremente al progetto, Alfio Barca alla regia e Augusto Filistad con Lillo Laganà in qualità di aiuti. Media partner degli eventi, “Jonica Reporter”, diretto da Valeria Brancato, la quale ha portato i saluti e il proprio contributo “live”, in chiusura dell’ultima diretta, prima della pausa estiva.

Perché “la fotografia non si ferma” e il #contagiofotografico continuerà a diffondersi beneficamente per guardare il mondo con occhi nuovi e incantati come lo sono quelli dei bambini, custodi di un sapere senza tempo; #io restoacasa è stato un avviso, posto a salvaguardia di noi stessi e dei nostri cari durante la quarantena da pandemia Covid19. Ora quelle camere, che hanno spalancato le finestre delle case di tutti gli ospiti intervenuti, resteranno aperte per prendere aria nuova, in attesa di nuovi viaggi, nuove emozioni, nuove invasioni pacifiche, senza fucili o pistole ma solo con l’obiettivo della macchina fotografica. Altre avventure li attendono e ci attendono. Le famiglie sono così: composite e caratteriali; uniche nella differenza di ciascuno dei componenti ma unite quando c’è da darsi da fare, rimboccandosi le maniche per contribuire al miglioramento delle idee e della società. La fotografia non agisce solo sul piano estetico nell’espressione “del bello per il bello”; essa ha una correlazione forte, incisiva e di aperture immaginifiche con il mondo. Essa è, Linguaggio, portatrice di immagini che si traducono in testi anche non scritti, documenti, in un costante bilanciamento tra tecnica e rinvio simbolico. Possiamo dichiarare che la fotografia è arte, ed è testimonianza del sociale e dei luoghi in una interrelazione tra paesaggio e antropico. Dal 22 marzo, gli incontri bisettimanali – il giovedì e la domenica – hanno coinvolto per 12 settimane voi e noi. Noi che, insieme a voi, ci siamo impegnati e ci siamo anche divertiti, confrontandoci. Denominatore comune, nonostante il lungo periodo di difficoltà sociali e personali, è stata la voglia di non arrendersi alla claustrofobia da quarantena, per dare il meglio in previsione della ripartenza. Il punto d’avvio per un ripensamento del nostro modo di vivere e di essere. Il desiderio di rimanere uniti anche a distanza, nell’affetto, nell’amicizia, nel senso di solidarietà, nel sentirci umani e nel non precipitare verso il cinismo più corrotto e blasfemo. La fotografia ci ha sostenuto, ci ha aiutato e ci ha sottoposto a una terapia di gruppo. Ci ha fatto buttar giù la maschera del preconcetto per aprirci alla possibilità di vederli davvero “gli altri da noi”, per farci comprendere che alla fine di tutto “noi siamo quegli altri”. Si deve far tesoro di queste esperienze e sono certa che dalle nuove amicizie che sono nate, dalle risate, per l’avvenire ne verrà fuori solo un gran bene, per tutti.  

L’ultimo appuntamento – prima della pausa estiva – è stato con il giovane e appassionato taorminese Andrea Strazzeri travel blogger, seguitissimo sui social da “Facebook” a “Instagram”, che ha fatto diventare la sua passione per il viaggio e la fotografia il suo lavoro. Specializzato in immagini fotografiche scattate con il drone, Andrea mostra la parte più bella e migliore della nostra città, in termini di qualità del fare. Un ragazzo pieno di entusiasmo che con il suo sorriso, la sua effervescente parlantina, la sua spontaneità nel porgersi e un’ottima vena narrativa, ha fatto venir voglia a tutti noi che abbiamo seguito la diretta di riempire uno zaino e andar fuori per iniziare un nuovo viaggio. Già questo, fa capire quanto Andrea sia bravo in questo campo. Interpreta e applica una nuova formula per il viaggio; propone un’idea di turismo improntata all’ecosostenibilità, con un chiaro orientamento etico di spoliazione dai pregiudizi quando si viaggia verso destinazioni che possono sembrarci ostiche o poco familiari. Rispetto per l’ambiente, mantenendo fede alle linee guida del “turismo green”, alla ricerca dei luoghi per conoscerli a stretto contatto con i locali. Il viaggio diviene approfondimento e conoscenza, non solo svago. Uno strumento per dare e ricevere e poi ritornare nella “sua amata Taormina” con un nuovo bagaglio di esperienze umane. Dalla scoperta del sapere cosa voler fare “da grande”, nel 2016, con il viaggio in Sri Lanka alla rivelazione di una nuova parte di sé, con il viaggio in camper negli Stati Uniti, prediligendo le aree desertiche e poi via via in Giordania, Marocco; ma anche mete europee come la Germania, per trovare e unire i vari punti di contatto in cui al centro vi è la curiosità di imparare e l’umiltà di apprendere da chi ne sa più di noi per crescere, balzare e rimbalzare, felici di stare al mondo. Andrea lo ha detto che non è mai troppo tardi per reinventarsi e ricominciare. Mi ha emozionato e resa orgogliosa di lui come fossi la sua mamma o il suo papà che lo hanno sostenuto nella realizzazione del suo sogno. Mi ha reso orgogliosa perché Taormina, che troppo spesso dimentica i suoi ragazzi, e loro troppo spesso preferiscono essere dimenticati per andare a ricostruir memoria altrove, ha bisogno di quest’humus. Non possiamo pensare di innovare il settore del turismo, e quello culturale e l’economia con tutto l’indotto, mettendo da parte la freschezza di idee dei ragazzi, facendo scivolare la città verso un senescente oblìo. Questo, al contrario, è il momento giusto per ragionare con questi ragazzi e restituirgli lo spazio che gli abbiamo sottratto. Loro, giovani uomini e giovani donne – che basterebbe ascoltare un po’ di più – amano Taormina e sanno esattamente come intervenire per salvaguardarla e tornare a farla vivere. Non è vero, che non hanno a cuore il loro paese. Il cuore glielo abbiamo stritolato e spezzato noi, privandoli dell’opportunità di dare il loro contributo e di rendersi responsabili. Facciamoci aiutare e aiutiamoli. Aiutiamoci, tutti insieme, questa è la vera svolta, non c’è tempo da perdere, perché è già tardi. Andrea ha le idee chiare ma sa accettare i consigli e sa che tanto ancora ha da imparare. Studia, si aggiorna e sta portando in giro non solo il brand di altri, ma il fatto di essere di Taormina. Una figura professionale come la sua che ha anche il ruolo di influencer, spinge, indirizza e pone l’attenzione su un modo di intendere il viaggio e il viaggiatore in modo non superficiale. Oggi, più che mai, chi viaggia vuole qualità, servizi, cura. Ci si informa e non si è sprovveduti. Il turista ‘allocco’ è un’idea malsana che non fa bene all’azienda turismo. Andrea Strazzeri racconta di viaggi e di un modo differente di intendere il viaggio, usando tutti gli strumenti che le nuove tecnologie offrono. In fondo, come ho avuto modo di dire in qualche mio testo, il Grand Tour è vivo e vegeto. Tutti aspirano, sebbene non della durata di due anni, al viaggio di formazione; quel viaggio che possa aiutarli a trovare le risposte irrisolte. Il viaggio che faccia trovare quella scintilla di vita tale da far esclamare: «Ne è valsa la pena! Mi sento nuovo/a».

Questi sono gli effetti del viaggio e Andrea ci ha mostrato che si può fare, a misura di ciascuno di noi. Infatti, ha consigliato da buon promoter di non rinunciare anche a dei brevi soggiorni, scegliendo e riscoprendo le meraviglie del nostro Paese; uno dei pilastri del turismo post quarantena: il turismo di prossimità.

Andrea è un travel blogger e sa affidarsi a chi ha esperienza in questo settore.  Infatti riconosce la professionalità altrui. Lui aiuta i viaggiatori e lo fa sperimentando su campo, per poi riportare tutto attraverso le immagini e i racconti di viaggio. Le sue foto sono reportage, molto suggestivi. Fanno sognare e hanno un effetto positivo sul desiderio di programmare una partenza. L’approccio è smart, le informazioni possono essere acquisite rapidamente. Oggi è fondamentale tenere presente questo tipo di domanda da parte dei viaggiatori. Le sue foto sono belle, perché trasmettono emozioni e sentimenti; quelli di Andrea che ce li offre e ci fa capire che anche noi possiamo e siamo in grado di lasciarci andare. Dall’America dei Canyon a quella delle metropoli, dove ci si trova al centro del mondo oppure un po’ più in là, in un altro Stato, sperduti nel nulla a rivivere tante scene da film. Dai deserti africani ai templi asiatici, gli occhi di Andrea guardano per noi, respirano luce e tenebre. Accolgono odori e voci che lui condivide, in modo attuale e contemporaneo, con profondo rispetto verso gli altri e verso il Paese che lo accoglie. I suoi ritratti mostrano empatia.

L’ultimo appuntamento di “CAMERE CON VISTA” non avrebbe potuto concludersi in modo migliore. A testimonianza dell’amore di Andrea Strazzeri verso Taormina – di cui ci ha fatto vedere anche una spettacolare immagine – la sua casa, quella dove ci sono i suoi affetti e le sue radici, mi piace riportare una poesia del nonno, in arte Soras, che lui stesso ha postato sui social, qualche tempo fa:

«Dio che ci hai fatto questa città a somiglianza del Paradiso.

Stella tra le stelle!

Così lasciala stare e non la toccare più, questa Taormina».

Invece per salutarvi, penso siano appropriate, le parole di Rogika che, con un post su “Facebook”, ha ringraziato, ciascuno di noi:

Abbiamo appena terminato gli incontri di “Camere con Vista – Incontri di Fotografia”. Ci prendiamo una pausa con la promessa di rivederci presto. Grazie a tutti voi che ci avete seguito con tanta simpatia e tanto affetto. Il mio più grande sentimento di gratitudine va a tutti gli amici fotografi che hanno accolto questa iniziativa con entusiasmo, è stato bello vedervi e rivedervi anche se dietro un monitor, è stato bello ascoltarvi e raccontare la vostra passione per la fotografia, con l’augurio di ritrovarci per un abbraccio. Grazie a Rocco per l’idea, grazie ad Alfio, Augusto e Lillo per aver fatto parte con entusiasmo della squadra, grazie ai soci di “Taoclick”. Grazie al media partner “Jonica Reporter” di Valeria Brancato e permettetemi uno speciale ringraziamento a Lisa Bachis che ci ha, non solamente “supportato” con i suoi splendidi contributi all’interno della rubrica SPAZIO BACHIS, ma soprattutto “sopportato” nella nostra sana follia! Ci abbiamo creduto, ci crediamo ancora: la fotografia è davvero il mezzo migliore che si possa avere a disposizione per mostrare e dimostrare quanto sia stupenda la vita! Vi voglio bene!

Bene, per il momento, il sipario è calato, ci ritroviamo presto. Un fortissimo abbraccio anche da me.

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