11.2 C
Messina
domenica, Dicembre 22, 2024

GRANDE EMOZIONE AL TEATRO ODEON DI TAORMINA CON “LA PACE SEGUIRÀ”

Senza categoriaGRANDE EMOZIONE AL TEATRO ODEON DI TAORMINA CON “LA PACE SEGUIRÀ”
Foto dell'autrice

Ci sono luoghi che ti attirano sempre. Somigliano a stanze di case dove ascolti il rumore di passi, sbiaditi nel tempo e avverti i sentimenti, le passioni, i timori che prima di te le hanno abitate.

Ieri, finalmente, sono tornata ad assistere agli spettacoli all’Odéion. Bello rivederli insieme, personale, maestranze, fotografi. Felice come una ragazzina che torna nei luoghi dell’infanzia; sentirsi parte di una famiglia, dopo tanti anni di collaborazione.

L’ho detto a Ninni Panzera: «Tu non sai quanto io sia contenta di stare di nuovo qui e anche alla Casa del Cinema. Il teatro, il cinema.» – Lui ha risposto con quel sorriso elegante che lo contraddistingue –: «La qualità.»

Sì, è così! Qualità nell’offerta culturale e, soprattutto, qualità nella carica di sapiente umanità che accompagna ogni incontro, ogni evento organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia, forte di una esperienza che ha dettato i ritmi di moltissime delle migliori pagine della storia di questa città.

La programmazione 2021 della Fondazione Taormina Arte Sicilia ha acceso i riflettori ieri, 28 luglio, in uno dei gioielli architettonici in quella che fu la Taormina greco-romana, stratificatasi nella successiva facies latino-cristiana: l’Odeon.

La pièce teatrale messa in scena è di Andrea Eloide Moretti, sul palco insieme alla sua bella – perché erano tutti bellissimi, ciascuno in un ruolo o in molti ruoli – compagnia “Policardia Teatro”.

La pace seguirà, rappresentato in prima assoluta, è un testo nato durante la prima quarantena dello scorso anno. A raccontarsi, uomini e donne incontrati nelle nostre vite e scomparsi nel 2020. Tra di essi i medici e gli operatori sanitari, sempre in prima linea e spesso passati dalla parte dei curanti a quella dei malati.

 Ne La pace seguirà si narra – poiché se pur avendo perso memoria di luoghi fisici e di un fare antico, fino a quando si avrà memoria di ciò che è stato, e mediante il racconto si continuerà a tramandarla, allora vi è speranza – l’inizio della pandemia con gli occhi dell’artista partendo dalla solitudine e dalla tristezza derivate dal primo lockdown per i fatti drammatici che stavano accadendo, soprattutto nei riguardi degli anziani.

Un viaggio che è un tributo alle nostre biblioteche della memoria – i vecchi – e un omaggio diretto a tutti coloro che hanno dato fattivo contributo, sino al loro ultimo respiro. Un promemoria per ciascuno di noi su quanto sia cambiato l’approccio alla quotidianità: scuola, sport, convivenze e limiti di movimento in un gioco da Oscar, tra il serio e il faceto, per riflettere, stringerci in un comune abbraccio – sottolineato più volte  dall’apprezzamento del pubblico – e ridere più vicini e più liberi, nella rinnovata consapevolezza che il teatro ha sempre qualcosa da insegnare e trasmettere, perché ciascuno di noi è chiamato a recitare sino in fondo la propria parte o a vivere la vita sentendosi sempre un po’ a teatro.

Ascoltando e osservando ogni gesto, ogni ombra, ogni sfumatura della voce, ieri ci siamo sentiti meno spaesati. Perché gli effetti psicologici della pandemia sono ancora vivi ed evidenti.

Li ho pure su di me, io che m’abbasso la mascherina per tirar aria però mi preoccupo del distanziamento, in un meccanismo indotto che mi/ci ha assuefatto a guardarci sempre un po’ guardinghi, e che ci fa ancora male. Non sappiamo più respirare bene ma ieri il teatro ci ha restituito ossigeno.

Il titolo dell’opera messa in scena, trae ispirazione dal discorso tenuto nel febbraio 2020 da Joaquin Phoenix durante la premiazione degli Oscar per l’interpretazione di Joker e riprende una frase del fratello dell’attore «Correte al soccorso con amore, la pace seguirà».

Un’opera corale che rende omaggio a grandi del teatro come Proietti, Franca Valeri; della musica (in apertura il tributo ad Ennio Morricone); dello sport, e ai grandi piccoli eroi di ogni giorno.

La pace seguirà è anche una riflessione sul tempo. Tempo perso o riguadagnato? Tempo sospeso del lockdown o tempo per capire come abbiamo speso o sprecato il nostro tempo, prima e dopo il 2020? Tempo da vivere o tempo da inseguire?

Tempo per farci capire che dobbiamo saperci fermare per saper meglio come ripartire. Tanto che d’un tratto mi son chiesta: «Quale idea di tempo abbiamo noi, oggi?»

Secondo Bergson, il nostro comune intendimento sul tempo è quello di una successione di istanti della stessa durata, basato sul movimento delle lancette dell’orologio, frutto di un’operazione dell’intelletto. Il tempo ha spazio – si accorcia, si allunga, ha misure, che ci danno misura di ciò che trascorriamo. Noi umani abbiamo tale concezione che «spazializza» il tempo, lo riduce a un oggetto da maneggiare, suddividere, segmentare come il quadrante di un orologio.

Tempo fisico a cui il filosofo contrappone il tempo dell’interiorità. Un tempo continuo, indivisibile, irripetibile. Il tempo della coscienza – che è conoscenza di sé e comprensione riflessa dell’altro – nella quale i vari istanti-frazioni-particelle sono uno fluire gli uni negli altri. Tempo e a cui Joyce ha dato mirabile corpo nel suo Ulisse e tempo a cui Proust ha regalato odori e suoni nell’interconnessione tra passato-presente-futuro, senza soluzione di continuità.

Ieri, nelle parole degli attori – parole che sono pure le nostre – ho ritrovato la durata interiore (autentica temporalità), in contrasto con la fredda temporalità a cui ci siamo piegati.

Bergson, nel Saggio sui dati immediati della coscienza, scrive:

«Al di fuor di me, nello spazio, c’è un’unica posizione della lancetta e del pendolo, perché delle posizioni passate non resta nulla. Dentro di me si svolge un processo di organizzazione e di mutua compenetrazione di fatti di coscienza, che costituisce la vera durata».

Il mio consiglio è quello di andare a farvi abbracciare dal teatro. Stasera, giovedì 29 luglio, andate all’Odeon di Taormina. La pace seguirà va in replica alle 21:30.

Biglietti in vendita alla Casa del Cinema di Taormina, Corso Umberto 61 oppure al seguente link:

https://www.boxol.it/it/event/la-pace-seguir-teatro-odeon-taormina/356217

Ti potrebbe interessare anche..

Altri Tag:

Articolo più letti