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mercoledì, Dicembre 4, 2024

La «Taormina in miniatura» di Gino Castorina ci fa tornare tutti un po’ bambini

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Foto di Lisa Bachis

Una esposizione inaugurata il 22 luglio che rende onore alla Città di Taormina – Recarsi alla ex Chiesa del Carmine – che molti di voi conoscono per via delle varie mostre susseguitesi in questi anni – mi ricorda sempre quanto sia ricco il nostro patrimonio e quanto questa cittadina sia un museo a cielo aperto, dove ogni scorcio, ogni edificio si predispongono naturalmente ad accogliere arte e cultura. Ciò l’ho avvertito anche quando ho visitato la magistrale miniatura di Piazza IX Aprile realizzata da Gino Castorina. Quest’opera diciamocelo, ci dona tali emozioni da farci tornare ad essere tutti un po’ bambini, affascinati da quelle figurine e quei dettagli che noi da piccoli ritrovavamo nei soldatini, nei presepi e nelle nostre case delle bambole, oppure nelle costruzioni Lego o negli scenari proposti dai Trenini Lima. Io disegnavo ad esempio le case dei sogni e realizzavo abitini e accessori ed ero una patita dei trenini. Chiunque decida di visitarla, la LA TAORMINA IN MINIATURA-PIAZZA IX APRILE, sarà tentato di toccarle e di giocarci con quelle perfette riproduzioni dei turisti mescolati con la gente del luogo, e avrà il desiderio magico di diventare piccolo piccolo e camminarci là in mezzo. Il Maestro Castorina infatti ha esaudito il sogno di tanti di noi: tornare bambini per perderci in strade e viuzze che hanno il sapore del trascorso e del tempo perduto.

Questa esposizione di ragguardevoli dimensioni, ci restituisce la nostra piazza più amata, Piazza Sant’Agostino, un luogo dove ancora adesso, se sappiamo ascoltare, risuona il battito del cuore taorminese. Un’opera che fa onore alla Città e che merita di certo un’esposizione permanente, in quanto espressione di notevole artigianato artistico.

 

L’amore per la Città e il ricordo di Nino Castorina – Appena entrati, guardate alla vostra destra, e troverete il biglietto da visita, costituito dall’omaggio ad Antonino Castorina, fotografo e miniaturista egli stesso, a cui il figlio Gino ha voluto dedicare un omaggio con l’esposizione di alcune miniature con altrettanti monumenti taorminesi, realizzati dal padre. C’è poi una raccolta fotografica di pregio, che narra al visitatore la storia per immagini di Piazza IX Aprile, con foto provenienti dalla collezione Conti, Von Gloeden e dello stesso Castorina. Un luogo vivo e in trasformazione così come si evince, perdendosi nelle ombreggiature e nei ritratti delle persone del tempo. Un salto nel passato che rivive, riattualizzato, nella miniatura del maestro Castorina, il quale non pago, ha deciso di far partecipare il papà alla scena, ricreando la sua miniatura mentre fotografa due sposi, dandogli un’affettuosa immortalità.

Castorina ha dichiarato che «per rendere l’opera più veritiera e dunque “viva”, ho realizzato oltre 200 figure ispirate in gran parte a personaggi del luogo, che contribuiscono a ricreare un’atmosfera simile a quella che si respira nella quotidianità. Sebbene oggi la tecnologia non ponga limiti alla realizzazione in copia di qualsiasi oggetto, magari utilizzando la stampa 3D, ho ritenuto prezioso sostenere e promuovere ciò che viene creato con le proprie mani». 

 

Un po’ di storia. Oggi si parla di miniature ma il termine tecnico è Diorama – Per diorama si intende «la riproduzione in scala ridotta di una scenografia che ricrea diverse ambientazioni: habitat degli animali, momenti storici, scene di vita quotidiana, eventi mitologici o fiabeschi». Pur se spesso viene equiparato al plastico, differisce da questo. I plastici infatti sono utilizzati per esempio in ambito edilizio e architettonico.

Il diorama, ha una storia diversa che lo avvicina in un certo senso al teatro e alla fotografia. La realistica ricostruzione infatti prevedeva la riproduzione della scenografia all’interno di una “scatola” semi aperta, dotata di un vetro per poterne ammirare il contenuto. Diorama, parola di origine greca, significa, “guardare attraverso”: attraverso un vetro o un occhiale o qualche altro tipo di lente. Naturalmente anche la data di inizio sull’invenzione del diorama appare controversa. Diciamo che le miniature esistevano già con l’arte presepiale, diffusasi nell’Italia meridionale durante il periodo borbonico, ma tecnicamente i veri diorami sono quelli risalenti alla prima metà del XIX secolo e sono opera di Paolo Savi, geologo e ornitologo italiano, che li usò a scopo didattico. Le riproduzioni di Savi possono essere ammirate presso il Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci, in provincia di Pisa.

Però, in tanti sono concordi nel ritenere che il vero inventore e papà del diorama sia Louis Daguerre, artista, fisico francese, e inventore del processo fotografico. Fu Daguerre a realizzare i primi esemplari di diorami tra il 1822 e il 1827 con lo scopo di ricreare, a teatro, realistiche scenografie.

 

Il presepe e un collegamento con la miniatura del Maestro Gino Castorina – Un’opera molto bella da ammirare all’interno della chiesetta quattrocentesca di Sant’Antonio Abate, nei pressi di Porta Catania a Taormina è l’imponente presepe, che dal 1953 si trova in esposizione permanente. Il presepe è frutto del lavoro di Dionisio Cacopardo, il padre del defunto Arciprete di Taormina, Monsignor Salvatore Cacopardo. L’opera, in sughero e altro materiale ligneo, riproduce la città e i suoi monumenti più noti, come la Naumachia, il Teatro Antico, il Duomo, la Badia Vecchia, il centro cittadino e Palazzo Corvaja. Un quadro a tre dimensioni molto dettagliato, che ripropone scene della tradizione natalizia isolana. Un diorama, dunque!

Mi sono voluta soffermare sull’arte presepiale al fine di per creare un ponte con un altro celeberrimo presepe ma molto più antico: il Presepe Cuciniello, datato 1700, che può essere ammiratosi trova a Napoli nella Certosa di San Martino. Il presepe prende il nome dall’architetto, commediografo e grande collezionista di statuette per presepe Michele Cuciniello (1823-1889), il quale donò i circa 800 pezzi che compongono il presepe. L’inaugurazione dell’opera avvenne il 28 dicembre del 1879, e la scenografia fu curata da Cuciniello che si fece affiancare dall’architetto Fausto Niccolini, dallo scenografo Luigi Masi per le pitture del paesaggio, e da Luigi Farina per l’esecuzione del masso. Il presepe venne allestito al piano terra dove un tempo era la cucina della Certosa. Oggi lo si può ammirare protetto da un vetro, arricchito da una illuminazione cangiante che riproduce le varie fasi del giorno sino alla notte e al risorgere del sole. Ed ecco, il punto di contato con Castorina: l’illuminazione!

 

Il Maestro lo spiega bene nel pannello bilingue che accoglie i visitatori – «Con infinita passione, ho voluto raccontare uno tra i luoghi più rappresentativi della nostra Città attraverso la ricostruzione minuziosa dei monumenti, degli antichi edifici e delle attività che fanno da contorno a Piazza IX Aprile. La fedele riproduzione in scala 1/22 di quella che per i taorminesi è semplicemente Piazza S. Agostino, ha richiesto un accurato studio dei materiali ed il ricorso a tecniche di assemblaggio capaci di restituire la più completa percezione visiva del sito. Poiché “la bellezza è nei particolari”, nulla è stato lasciato al caso nel ricostruire le singole parti di ogni edificio, scalinata o lastricato. Legno di balsa, listelli di noce, filamenti di rame ed ottone innervano per decine di metri la struttura modellata in polistirene secondo ben precisi schemi progettuali, dove polvere di quarzo e pigmenti acrilici conferiscono agli intonaci sfumature cromatiche che narrano il lento scorrere del tempo. Ho prestato particolare cura alla realizzazione dell’impianto di illuminazione utilizzando micro lampade ad incandescenza e led ad intensità regolabile, al fine di riprodurre l’effetto della luce solare, simulando in modo realistico le diverse fasi della giornata, dall’alba al crepuscolo».

 

Curiosità e informazioni sull’esposizione – L’interesse suscitato da alcuni suoi lavori ha consentito a Gino Castorina di partecipare a una puntata della trasmissione “Buona Domenica”. In quella circostanza, il Maestro aveva auspicato l’avvio di un progetto riguardante la realizzazione di un museo delle miniature.

L’esposizione TAORMINA IN MINIATURA-PIAZZA IX APRILE, potrà essere ammirata sino a fine settembre con possibili prolungamenti. Gli orari di apertura per il mese di agosto vanno dalle ore 10 alle ore 23, in orario continuato. Eventuali modifiche agli orari e alle date espositive saranno comunicati in seguito.

Main partner della mostra, TAORMINA IN MINIATURA-PIAZZA IX APRILE, è il gruppo “Allianz”  (Agenzie di Messina e Milazzo)

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