Il tribunale di Messina si è pronunciato oggi sulla legittimità dell’elezione a sindaco di Forza D’Agrò di Fabio Di Cara mettendo così fine alla controversia che in questi mesi aveva animato il dibattito politico. La vicenda era stata sollevata dall’ex consigliere di minoranza Nino Bianca che aveva evidenziato una presunta incompatibilità del sindaco Fabio Di Cara alla luce della presenza in consiglio del fratello Emanuele Di Cara. In realtà però la circolare n. 6 del 12 marzo 2012 sulla Legge elettorale n. 6 del 5 aprile 2011 – pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 16 dell’11 aprile 2011 – Modifiche di norme in materia di elezione, composizione e decadenza degli organi comunali e provinciali, chiariva la norma in questione stabilendo che la previsione di incompatibilità con la carica di componente della giunta (comunale o provinciale) dettata da ragioni di parentela, può ritenersi sussistente solo tra il sindaco (o presidente della provincia) e gli assessori, tra gli assessori ed i consiglieri comunali (o provinciali) e tra gli assessori comunali (o provinciali) medesimi. Può, invece, escludersi che l’incompatibilità operi tra il sindaco (o presidente della provincia) ed i consiglieri. Gli assessori, si legge infatti nella circolare, a differenza del sindaco, del presidente della provincia e dei consiglieri, non sono diretta espressione della volontà elettorale, ma sono nominati dal capo dell’esecutivo locale ed allo stesso sono legati da rapporto fiduciario. Sembrava dunque scontato oggi il provvedimento del Tribunale di Messina. Ampia soddisfazione è stata naturalmente espressa dal primo cittadino di Forza D’Agrò Fabio Di Cara. “Sono soddisfatto – ha affermato Di Cara- anche se ero piuttosto tranquillo sull’esito, considerato che la legge è abbastanza chiara. Ringrazio gli avvocati Nino Gazzara e Salvatore Gentile per la difesa, in quanto hanno esposto al Tribunale in maniera incontroversa le ragioni della legittimità della mia elezione”. “Ancora una volta -ha poi aggiunto il primo cittadino- purtroppo va detto che a Forza d’Agrò c’è una classe politica, per fortuna in via di estinzione che oltre a non godere del favore popolare non conosce le più elementari norme giuridiche. A questa classe politica di “dinosauri”- ha concluso infine Di Cara- dico solo che le elezioni si vincono con il consenso popolare e non a colpi di sentenze. E dico anche che la loro stagione politica è ormai inesorabilmente tramontata. Che ne siano consapevoli!”