Nei giorni scorsi l’associazione l’Eretico, fondata dal magistrato Angelo Giorgianni, dal Prof. Giulio Tarro e il medico dott. Mario Bacco, unitamente allo studio legale Maresca & Partners, rappresentato dagli avvocati Chiara Spera e Federico Maresca, hanno inviato ai massimi esponenti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, nonché ai Presidenti delle regioni, ai Prefetti, ai Questori e ai Sindaci, un formale “richiamo alla tutela della Costituzione”.
I presupposti di questo richiamo sono:
- la illegittimità della dichiarazione di emergenza, prevista solo per autorizzare l’emanazione di ordinanze della Protezione Civile, mentre è stata usata dal Governo al fine di attribuire competenze a sé stesso;
- la illegittimità costituzionale dei decreti-legge con i quali il Governo ha delegato se stesso ed ulteriori enti amministrativi ad adottare provvedimenti restrittivi delle libertà costituzionali, provvedimenti che non ha nemmeno indicato all’interno del testo dei decreti legge;
- la inutilizzabilità di decreti del presidente del consiglio (meri atti amministrativi) al fine di limitare libertà costituzionali sulle quali vige riserva di legge assoluta, in alcuni casi (quelli delle libertà personali) persino affiancata da ulteriore riserva di giurisdizione.
“Con questi tre presupposti, tutti documentali (sui quali non vi è alcuna possibilità di difesa da parte del governo) , spiega Angelo Giorgianni, si è richiesto alle predette autorità dello Stato di agire in difesa della Carta costituzionale, sulla quale ciascuno dei destinatari ha giurato, diffidandole dall’applicare, e dal far applicare ai dipendenti, le normative incostituzionali ed illegittime di cui sopra.
In particolare, il Capo del Governo, in materia riservata al legislatore ordinario, ha emanato illegittimi decreti limitativi delle libertà nonché dei diritti costituzionali sopra riportati, ossia della libertà di circolazione, della libertà personale, del diritto al lavoro, nonché dell’iniziativa economica privata, garantite e tutelate dagli artt. 1, 4, 13, 16, 35 e 41 Cost. Infatti, detti atti limitativi sono meri atti amministrativi, per loro natura sottratti alla verifica del Parlamento, del Presidente della Repubblica, nonché della Corte Costituzionale.
Pertanto, poiché da una palese ed illegittima limitazione di libertà costituzionali, potrebbero derivare responsabilità penali, civili, amministrative e contabili, direttamente ascrivibili non solo a tutti coloro che le abbiano emanate, ma anche a coloro che le hanno applicate, si rischia addirittura di far ricadere la responsabilità a carico del singolo rappresentante delle forze dell’ordine nell’applicazione del Dpcm e delle relative sanzioni.
Si precisa inoltre, conclude Giorgianni, che nelle prossime ore saranno predisposti i modelli per ricorsi tipo per impugnare le contravvenzioni elevate in ottemperanza degli ultimi Dpcm. I predetti modelli saranno presenti sul sito web dell’associazione “l’Eretico”.”