Attraversare a nuoto lo Stretto di Messina per sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio cerebrovascolare. E’ l’impresa compiuta da Alberto Sassoli che ha deciso di nuotare per oltre 3,5 km, insieme ad altri 30 ‘supersportivi’, per ricordare sua madre, scomparsa a causa di un ictus.
Hanno impiegato 1h 20, in condizioni meteo pessime con onde e correnti proibitive che hanno costretto i nuotatori ad allungare il percorso fino a 4 km. Ma alla fine ci sono riusciti. Stanchi e felici sono giunti a Cannitello, nei pressi di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) attorno alle 12,30.
A sostenere l’impresa di Alberto Sassoli la Boston Scientific, compagnia statunitense che si occupa dello sviluppo, della produzione e della vendita di apparecchi biomedici e Alice onlus , l’associazione italiana lotta all’ictus cerebrale.
In prima fila anche la Stroke Unit del policlinico di Messina diretto dalla Prof.ssa Rosa Musolino, anche presidente onoraria di Alice Messina onlus. Accanto a lei lo staff del reparto, la dott.ssa Carolina Foti, il dott. Francesco Grillo e la dottoressa Carmela Casella, coordinatrice regionale Alice Sicilia Onlus. I medici hanno allestito un banchetto informativo ed eseguito uno screening gratuito.
Un impegno costante che si traduce in azione concreta con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia che ha dimensioni e costi medici e sociali enormi.
Con oltre 100mila nuovi casi l’anno, l’ictus cerebrale costa 16 miliardi al Servizio Sanitario Nazionale e 5 miliardi alle famiglie ogni anno. Eppure quasi il 50% degli eventi cerebrovascolari si potrebbero evitare grazie a stili di vita più salutari ed un maggiore controllo medico nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare.