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mercoledì, Ottobre 23, 2024

Nota a margine: Breve ritratto di Oliver Stone a Taormina

CulturaNota a margine: Breve ritratto di Oliver Stone a Taormina

La bellezza di questo Sessantacinquesimo “Festival del Cinema di Taormina” è di aver restituito il cinema con i suoi protagonisti alla gente. La città, per vocazione abituata all’accoglienza e ad essere set naturale, ha avuto, con i numerosi turisti presenti, l’opportunità di sentirsi pienamente coinvolta in un festival che fa parte del tessuto culturale taorminese e siciliano. Grazie all’organizzazione e alla passione di “Videobank” e di “Taormina Arte”si fanno incontri emozionanti. Accade d’essere in attesa alla “Casa del Cinema di Taormina” per assistere alla prima di tre presentazioni – organizzate e curate dall’associazione“Arte & Cultura a Taormina” presieduta dalla giornalista Maria Teresa Papale con la stretta collaborazione della giornalista Milena Privitera – in un “Caffè Letterario” interamente dedicato al cinema e in sinergia con Lino Chiechio e con il segretario generale di “Taoarte” Ninni Panzera, e mentre si aspetta che finisca una proiezione privata per “un tipo importante” si venga a sapere subito che “dentro c’è Oliver Stone”.

Accade che sei col tuo editore insieme ad altri amici, pensi di rubare qualche scatto, un breve video, una dichiarazione, e accade che Stone esca accompagnato dalla moglie, abbia un’aria sorniona ma vivace che ti dà l’impressione di trovarti di fronte ad un“ragazzaccio”, e con i ragazzacci non si deve esagerare perché altrimenti “chi la fa, l’aspetti”.

La grandezza di un uomo la si coglie tutta nel quotidiano; quel sorriso che mi ha regalato dopo un veloce e discreto saluto, con quelle sopracciglia da “rivoluzionario” che proteggevano occhi birbanti e bonari mi hanno fatto capire immediatamente l’importanza di saper essere discreti. Questo regista immenso – non starò qui ad elencare tutti i film che hanno accompagnato generazioni di noi – aveva soltanto voglia di godersi alcuni luoghi della nostra città come un “uomo qualunque”, lui che “qualunque” di certo non è. La foto che ci è stata gentilmente concessa da Ninni Panzera dice tutto e basta a far comprendere il non detto.

Panzera felicissimo ha dichiarato: «Oliver Stone. Un grandissimo della storia del cinema in visita alla mia mostra “Le Stelle di Taormina”. È incredibile ma davanti ai giganti tutto assume un diverso significato».

Un gigante – per l’approccio educato, sorridente schivo ma guardingo –, il regista si è concesso, come un uomo “normale”, alcuni momenti di shopping in un negozio di calzature e accessori del centro di cui noi conosciamo la simpatica e brillante addetta alle vendite: Rosetta Giordanella.

A lei ho chiesto una rapida impressione che confermasse quanto io avevo già annotato mentalmente:

«Oliver Stone», ha detto la Giordanella,«è un uomo amabile e dal carattere deciso e di certo sa farsi ascoltare. Quando mi ha salutato dicendo “thank you, darling” ho apprezzato moltissimo la spontaneità e la grande simpatia».

Accade anche questo a Taormina, di incontrare “un grande”, che sa di essere prima di tutto un Uomo.

Lisa Bachis

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