Sabato 11 aprile alle ore 18,30 all’ interno della mostra “Made in Warhol” al Palazzo Corvaja di Taormina inaugura il percorso culturale Made in Benanti con il primo evento del progetto in cui l’artista Marco Tamburro dipinge l’immagine su 100 casse di vino della prestigiosa azienda l’immagine, che diventerà l’etichetta per il vino Rovitello. Dai primi anni Sessanta, quando Warhol sembrò sconvolgere “l’arte pura” dipingendo oggetti quotidiani come le scatole di Campbell’s Soup, non ha cessato di imperversare il dibattito sulla sua “importanza” o “insignificanza”. Warhol, considerato da alcuni uno “spacciatore di trovate pubblicitarie”, nella sua opera ha saputo catturare la vera, effimera, parcellizzazione del nostro tempo. La partecipazione emotiva è annullata dalla ripetizione seriale che lo porta quasi naturalmente all’adozione della serigrafia come modalità privilegiata della creazione di immagini. L’obiettivo di Warhol, dunque, è quello di dare dell’oggetto una versione ripetitiva e seriale, secondo le tecniche della pubblicità e dell’editoria. Per queste ragioni, così legate all’evoluzione dell’opera di Warhol, all’interno dello spazio espositivo della mostra “Made in Warhol” si troverà anche il percorso culturale Made in Benanti. La “Pop Art” così strettamente legata al marketing e alla comunicazione, e come abbiamo visto alla produzione seriale dell’opera d’arte mediante la tecnica della serigrafica, si avvicina al vino e alla sua presentazione con un “Progetto”, per l’Azienda Vinicola Benanti, che ha come obiettivo quello di trasformare la bottiglia contenente il vino, ed il vino stesso, in opera d’arte. Il progetto prevede la realizzazione delle tre etichette della famosa azienda vinicola siciliana, per i vini Pietramarina, Serra della Contessa e Rovitello, da parte dei tre artisti di matrice Neo Pop Emilio Leofreddi, Marco Tamburro e Elio Varuna. Attraverso un evento ogni mese, nel “giardino interno” del Palazzo Corvaja (Marco Tamburro sabato 11 aprile alle ore 18,30 – Emilio Leofreddi sabato 9 maggio alle ore 18,30 – Elio Varuna sabato 6 giugno alle ore 18,30), ciascun artista creerà un’opera – riflessione pittorica dei tre vini – dal vivo sulle casse di vino, sistemate come per creare un grande muro/tela sul quale fare esplodere la dirompente energia comunicativa della loro arte. Le stesse casse saranno dipinte da tutti e tre gli artisti, un lato per artista, per cui per ogni evento di azione pittorica si posizioneranno le stesse casse, che faranno da tela, cambiando la facciata per ogni artista. All’interno di ogni cassa si troveranno le tre bottiglie magnum del vino Benanti con le etichette raffiguranti le immagini serigrafate delle opere degli artisti realizzate nelle tre azioni pittoriche. Potrà risultare interessante evidenziare la dialettica tra i movimenti di avanguardia storica, come l’arte di Warhol, e quelli contemporanei, figlie di quell’esperienza, rappresentate da Emilio Leofreddi, Marco Tamburro e Elio Varuna. Ognuno di questi esponenti artistici ha assorbito in modo del tutto proprio gli impulsi precursori, che hanno stimolato l’incontro tra la popular art e la loro sensibilità individuale, riedificando il valore tematico e concettuale della loro produzione artistica, vissuta con l’esperienza e l’emancipazione di un segno che si evolve diventando “altro”. Artisti che vivono la loro esperienza creativa dal di dentro, riportando chiaramente una partecipazione emotiva e di significazione nell’opera d’arte, sempre di più lontani dall’idea dell’artista macchina trasformano la loro poetica in “Utopia”.