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mercoledì, Gennaio 22, 2025

SANTA TERESA DI RIVA. AL VAL D’AGRO’ IN SCENA I PUPI DEI F.LLI NAPOLI. AI MICROFONI DI JONICAREPORTER FIORENZO E DAVIDE NAPOLI

IntrattenimentoSANTA TERESA DI RIVA. AL VAL D’AGRO’ IN SCENA I PUPI DEI F.LLI NAPOLI. AI MICROFONI DI JONICAREPORTER FIORENZO E DAVIDE NAPOLI

Torna ad alzarsi il sipario nel fine settimana al teatro Val D’Agrò. Sabato 19 e domenica 20 infatti si esibiranno i F.lli NAPOLI nello spettacolo natalizio: LA NATIVITA’ DI GESU’ BAMBINO, rappresentato con i classici pupi siciliani di tradizione catanese.
Si tratta di uno spettacolo molto interessante, piacevole ed emozionante. La famiglia Napoli (Pupari di quarta generazione) ha la grande capacità di coinvolgere il pubblico con le voci dei parraturi, con il movimento scenico dei bellissimi pupi, perfetti nei costumi e nella loro fattura. La Marionettistica sarà dunque protagonista al Val D’Agrò grazie ai bravissimi manianti con la bellezza delle luci e dei fondali scenici da loro realizzati e molto antichi.
La compagnia viene fondata a Catania nel 1921 da Gaetano Napoli e oggi, giunta alla sua quarta generazione, senza interruzioni, rappresenta la più significativa realtà del tradizionale teatro dei pupi di tipo catanese.
Tutta i membri della famiglia Napoli prendono parte alla messinscena degli spettacoli ricoprendo con maestria i ruoli tipici dell’Opera: Italia Chiesa Napoli parratrici, Fiorenzo direttore artistico della compagnia, parraturi principale e maestro conduttore dei pupi; Giuseppe capo manianti e scenografo; Salvatore ideatore delle luci e fonico; Gaetano parraturi; Davide manianti e secondo parraturi; Dario assistente di palcoscenico; Marco manianti; Alessandro antropologo, manianti e addetto al fabbisogno degli spettacoli; Agnese Torrisi, direttore di scena.
Una tradizione antica quella dell’Opera dei Pupi che si affermò stabilmente nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
I pupi siciliani si distinguono dalle altre marionette essenzialmente per la loro peculiare meccanica
di manovra e per il repertorio, costituito quasi per intero da narrazioni cavalleresche derivate in gran parte da romanzi e poemi del ciclo carolingio.
La Natività di Gesù Bambino che propongono i Fratelli Napoli tende a recuperare un momento di grande interesse del teatro dei pupi tradizionale: a Natale infatti il ciclo epico dei paladini veniva temporaneamente interrotto per rappresentare il dramma pastorale di Andrea Perrucci opportunamente adattato dai pupari alle esigenze di gusto del pubblico siciliano. Il comico napoletano Razzullo veniva sostituito da Peppininu maschera tradizionale del teatro dei pupi catanese.

A tal proposito il Direttore Artistico della Compagnia Sikilia e del Teatro, Prof.ssa Cettina Sciacca, invita soprattutto i genitori ed i nonni a portare i loro figli e i nipotini al Teatro, poiché è una occasione unica per avvicinare i più giovani a questa meravigliosa tradizione siciliana che offre a tutti la possibilità di toccare e farsi abbracciare da questi pupi che, grazie all’abilità dei Napoli, sembrano davvero vivi.
“ Per questa ragione, spiega Cettina Sciacca, abbiamo pensato di fare una replica, oltre le date del 19 e 20 dicembre rispettivamente alle ore 20.30 e 18.30, la stessa domenica 20 dicembre ma alle ore 16.30 in cui è prevista una riduzione del biglietto per i bambini al costo di 10,00 euro, mentre per gli accompagnatori adulti viene mantenuto il biglietto al costo di 15,00 euro.”

L’invito è rivolto anche agli insegnanti e ai dirigenti scolastici affinché si facciano promotori presso gli alunni al fine di incrementare e divulgare quanto di più bello c’è nella vasta e variegata cultura siciliana. Per ovvie ragioni nel caso in cui non venga raggiunto un numero sufficiente di prenotazioni la replica non verrà fatta.

Questo è l’invito di Cettina Sciacca che siamo sicuri verrà accolto con grande entusiasmo e partecipazione. Noi abbiamo voluto sentire la voce dei protagonisti, ovvero di Fiorenzo Napoli e del figlio Davide che ci hanno spiegato cosa ci aspetterà al val D’Agrò sabato 19 e domenica 20.

 

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