Si chiamavano Biscotto, Lilly e Spyke. Erano stati salvati dalla strada dalle volontarie della Lida Jonica e affidati ad alcune famiglie che con amore li avevano accolti nelle loro case.
I tre cani, due cuccioli di sei mesi e la madre, erano accuditi, sfamati, docili e non davano fastidio a nessuno. Nelle ore serali venivano lasciati liberi di gironzolare nei pressi delle loro abitazioni, un giro veloce per poi fare ritorno alle loro cucce.
Così ogni sera fino a due giorni fa. Biscotto, Lilly e Spyke non fanno ritorno a casa. Da qui la ricerca e l’amara scoperta. Sono stati avvelenati. Il primo ad essere ritrovato morto in uno dei vicoli vicino la casa in cui era ospitato è Biscotto. Ieri mattina poi il ritrovamento anche di Spyke e Lilly.
Un atto vile che va condannato con forza. Inaccettabile che possano esistere persone che senza alcuna pietà avvelenano i nostri amici a quattro zampe.
L’episodio si è verificato a Rina, frazione di Savoca. Invitiamo quanti abitano in quel quartiere e possiedono un cane a prestare la massima attenzione quando li portano a passeggio e a segnalare alle autorità competenti qualunque elemento utile a risalire al responsabile dell’avvelenamento di Biscotto, Lilly e Spyke.
Ricordiamo inoltre che il maltrattamento di animali, la loro uccisione, l’abbandono e la detenzione incompatibile con le loro caratteristiche etologiche sono comportamenti vietati e puniti dal nostro Codice penale. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.