E’ in corso in questo momento, quando sono trascorse da poco le 10, un sopralluogo al Teatro Antico di Taormina da parte del Segretario Generale della FPCGIL Clara Crocè. Il sopralluogo segue di pochi giorni la nota con la quale la fpcgil evidenziava carenze e disagi che i lavoratori si trovano a dover fronteggiare ogni giorno. La Fp Cgil di Messina ha più volte denunciato nei mesi scorsi al competente Dipartimento Beni Culturali tutte le criticità che insistono nel Teatro Greco e chiesto un incontro, per chiedere una fattiva risoluzione di tutte le problematiche. A tutt’oggi, afferma Clara Crocè, attendiamo una convocazione. Nei mesi scorsi la denuncia della Fp Cgil ha riguardato in particolar modo il mal funzionamento dell’impianto elettrico, lo stato di degrado del locale destinato al personale di custodia in servizio notturno e in generale sono state riscontrate mancanza di sicurezza e carenze igienico sanitarie. Carenze che vengono riscontrate anche oggi. Niente è cambiato. I lavoratori del Teatro Antico, annuncia la Crocè, sono pronti a protestare. La Crocè, raggiunta telefonicamente, ha spiegato che sta fotografando una situazione di assoluto degrado. Il dossier fotografico servirà a testimoniare lo stato dei luoghi. Inoltre a tutto ciò si aggiunge la beffa. Come ha affermato in una nota la fpcgil e confermato oggi la stessa Crocè, è assurdo che il Dipartimento Beni Culturali, prima ancora di provvedere alle più elementari necessità di tenuta del Teatro Antico, abbia permesso ai privati, l’ organizzazione di una mostra , con il pagamento di un biglietto 2 €, e la chiusura di quella parte di teatro in cui insiste la mostra alla fruizione dei visitatori. Sarebbe stato logico, invece, organizzare la mostra all’interno del teatro e permettere ai turisti di visitarla senza costi aggiuntivi. Si nega cosi la possibilità ai turisti di godere di una parte del teatro. Non basta aver pagato il biglietto 8 euro, qualora si volesse visitare la zona in cui è stata allestita la mostra in questione il turista dovrebbe pagare ulteriori 2 euro. Una situazione paradossale, chiosa Clara Crocè. La goccia che ha fatto traboccare il vaso.