Il secondo appuntamento di “Un libro da bere”, si è svolto domenica 7 ottobre, in un’atmosfera che dalla stessa Angela Intruglio, è stata definita «magica, familiare e di grande condivisione». L’autrice mascalese si è lasciata condurre in una danza dell’amicizia e dell’epifania poetica. A rendere tutto più intimo e raccolto, il luogo: un angolo immerso tra vestigia storiche e calore umano, messo a disposizione da Il Vicoletto Wine Bar di Taormina. Angela Intruglio non ha solo presentato la silloge poetica Artemisie d’amore della IRDA edizioni, 2016; ha mostrato la passione e l’umiltà che ogni scrittore deve possedere nell’approcciarsi agli altri. Io ho avuto il grande piacere di leggere alcune delle liriche, contenute in questo testo fatto di suggestioni, sentimenti. Una immensa umanità si raccoglie nell’universo di scrittura della Intruglio. Il dialogo è stato delicato ed intenso come il sapore del cocktail “Mimosa” dedicato alla serata ed alla scrittrice. Il vissuto dell’autrice è bello e spietato; florido ed arido; dolce ed aspro come solo le vicende della vita sanno essere. Vissuto espresso non solo nelle liriche, ma anche nel romanzo Il peso dei due padri, Santoro edizioni, 2016. La scrittura e l’eccezionale carattere di Angela Intruglio – a metà tra giunco e mimosa, frammista ad infiorescenze d’artemisia– l’hanno fatta andare per le strade dell’Essere, gentile nella sua fierezza di donna. L’incontro con Angela Intruglio non è stato un semplice dialogo sul pensiero poetico ma confronto sull’essere donna nella società che cambia. Una donna legata alla propria terra ma sperimentatrice di percorsi insoliti. Un’insegnante; una madre; una moglie. Un universo composito tuttavia sempre misterioso e mai del tutto decifrabile. Tra le liriche lette,una in particolare è segnante, per comprendere il mondo dell’autrice. Nei versi di VernacolandoMuoio sulla terraAngela Intruglio scrive: «L’io poeta si fonde con la pioggia, tutto il dolore scende vernacolando verso terra, per dimorare infine sulla zolla, e rifiorire manto a Primavera».
Angela Intruglio, inoltre in questi anni, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutta Italia, dando prova delle sue capacità poetiche in prestigiose manifestazioni letterarie. Il pomeriggio è giunto al termine con l’inatteso fuoriprogramma del talentuoso compositore e cantautore catanese, Davide Luciotto, che alla chitarra ha eseguito ilbrano inedito Ti aspetterò. Poesia e musica insieme, tra leggerezza e riflessione, il secondo incontro di “Un libro da bere”si è concluso conversando di arte, cultura e bellezza; dello stare insieme sorseggiando un aperitivo in libera amicizia.
I ringraziamenti sono dunque sentiti ancora di più. Grazie a Narcisse Profumi-Taormina; al Il Vicoletto Wine Bar; al circolo letterario Pennagramma e all’associazione Etna ‘ngeniousa, che hanno dato il patrocinio. Grazie a “JonicaReporter” media partner, ad Antonio Sterrantino per l’amplificazione e a Caterina Lo Presti, FDD, per la grafica e le locandine. “Un libro da bere” vi aspetta domenica 14 ottobre con Ultimo Gate di Claudio Basile.
Lisa Bachis