Torna a farsi sentire con forza il movimento “Avanti Taormina” che si era presentato come alternativa di governo alle ultime elezioni amministrative, con a capo il candidato Sindaco Jonathan Sferra, che aveva più volte durante i suoi interventi in consiglio evidenziato le discrasie nei bilanci comunali e lottato per la riduzione della pressione fiscale attuando una riduzione della spesa comunale.
“Come non dare ragione al giovane Sferra, quando sosteneva che i bilanci erano falsati, scrive oggi in una nota il direttivo di “Avanti Taormina”, soprattutto alla luce della sentenza della Corte dei Conti che ha rigettato il piano di riequilibrio del Comune.”
La famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso è la bolletta della tassa dei rifiuti recapitata in queste ore nelle case dei taorminesi.
“Le responsabilità della classe politica, sostiene Jonathan Sferra, sono gravissime soprattutto quest’ultima amministrazione che ha presentato un rendiconto insoddisfacente e giustamente bocciato. Sin dal 2010 la Corte dei Conti ha riscontrato gravi profili di criticità contabile e gestionale, senza che questa e l’amministrazione dell’epoca abbiano mai preso seri provvedimenti. L’apice della dimostrazione di inadeguatezza di questa amministrazione, afferma con durezza Sferra, è stata registrata nella presentazione degli atti alla Corte dei Conti, credendo di poterla prendere in giro, con artifizi contabili e documentazioni carenti. Infatti, nel piano di riequilibrio, il Comune ha dedotto “erroneamente” che i cinque creditori principali avessero consentito la riduzione e rateizzazione del debito, senza che ciò fosse vero cosi come risulta dalla memoria depositata il 19 giugno 2015 !!! Come se non bastasse, prosegue Sferra, la situazione debitoria descritta risulta essere ben più grave di quella presentata nel piano di riequilibrio dove il debito ad esempio verso Impregilo è stato quantificato in circa 5 milioni, mentre risulta essere di circa 28 milioni di euro.Il piano presentato dal Comune non è stato considerato attendibile anche a causa della mancata presentazione della documentazione richiesta come le pronunce giurisdizionali da cui derivano i debiti.”
Cosi come già più volte evidenziato dall’ex candidato Sindaco, l’Ente ha dichiarato erroneamente di avere un avanzo di amministrazione consistente già negli anni 2011, 2012 e 2013, poiché i bilanci contenevano residui attivi e passivi probabilmente non più esigibili.
“Taormina, evidenzia Carmelo Scimone membro del direttivo di Avanti Taormina, non merita di essere amministrata da gente incapace, che dovrebbe dimettersi immediatamente per salvare le sorti della nostra città. Le attività produttive sono sul piede di guerra anche per il mancato impegno delle somme derivanti dalla tassa di soggiorno e dal ticket comunale che sarebbero dovute servire per il rilancio del comparto turistico. Come se non bastasse in questi giorni sono state consegnate alle famiglie le cartelle inerenti alla tassa dei rifiuti con aumenti ingiustificati che hanno messo in grave difficoltà le famiglie taorminesi, già vessate da una tassazione iniqua che sanziona i soliti onesti. Per questo motivo, afferma Scimone, il direttivo di Avanti Taormina sta pensando di proporre forti azioni dimostrative come lo sciopero fiscale delle tasse locali, utili soltanto allo sperpero del denaro pubblico. Un’azione, conclude Scimone, che nella storia è servita a dare una svolta alla cattiva gestione del patrimonio pubblico che potrebbe prolungarsi sino alle dimissioni di questa amministrazione.”