16.6 C
Messina
sabato, Gennaio 11, 2025

TAORMINA. BEN 3 AVVOCATI E 43 MILA EURO PER LA PREPARAZIONE DEL RICORSO CONTRO LA CORTE DEI CONTI

PoliticaTAORMINA. BEN 3 AVVOCATI E 43 MILA EURO PER LA PREPARAZIONE DEL RICORSO CONTRO LA CORTE DEI CONTI

Gaetano Callipo, Marcello Scurria e Pietro De Luca sono i tre avvocati incaricati dal comune di Taormina di preparare il ricorso innanzi la Corte dei Conti a Sezioni Riunite avverso la deliberazione n. 280/2015. Parliamo della delibera con la quale la Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Regione Siciliana, ha bocciato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Taormina.
Ricordate le 34 pagine in cui nero su bianco la Corte dei Conti elenca i motivi ( e sono tanti) per cui ha deciso di non approvare il piano? Ecco… l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Eligio Giardina, così come tra l’altro aveva già anticipato, ha scelto di opporsi a quella decisione.
“ Questa amministrazione, ha affermato il primo cittadino, intende tutelare gli interessi generali e pubblici del Comune di Taormina conferendo incarico, sia congiuntamente che disgiuntamente, con le più ampie facoltà di legge, agli avvocati Gaetano Callipo con studio in Gioia Tauro, Marcello Scurria con studio in Messina e Pietro De Luca con studio in Catania, per proporre ricorso davanti alla Corte dei Conti – Sezioni Riunite in Speciale Composizione.”
La convinzione dell’amministrazione comunale è quella di poter ribaltare le già chiare motivazioni espresse dalla Corte dei Conti nelle 34 pagine della delibera.
A tentare l’arduo compito ci proveranno i tre professionisti cui l’amministrazione dovrà corrispondere come da preventivo di parcella delle competenze professionali spettanti presentate dai tre professionisti la bella cifra di €. 30.000,00 oltre CPA, IVA e spese vive documentate, per l’ammontare di €. 43.773,60 omnicomprensivo.
La somma viene impegnata attingendo all’intervento 1010203 del bilancio esercizio 2015, in corso di formazione, dando atto che la spesa viene impegnata ai sensi dell’art. 163 c.2 del D.Lgs. 267/00 (TUEL), in quanto, si legge nella determina sindacale, trattasi di incarico legale, assunto, per evitare che siano arrecati danni patrimoniale certi e gravi all’Ente.

A questo punto ogni altra considerazione appare superflua… Solo una riflessione… molto probabilmente è un atto dovuto quella dell’amministrazione di tentare di far valere le proprie ragioni ma era davvero necessario un pool di tre legali?

Ti potrebbe interessare anche..

Altri Tag:

Articolo più letti