Parola d’ordine “riscatto”. Un occasione per iniziare il reinserimento lavorativo e sociale dopo aver pagato il proprio debito con la giustizia. E’ in quest’ottica che va visto il progetto che coinvolge alcuni detenuti della casa circondariale di Giarre per lo svolgimento di piccoli interventi di manutenzione nel comune di Taormina.
Ieri pomeriggio è stato siglato il protocollo d’intesa tra il sindaco di Taormina Mario Bolognari, il direttore della casa circondariale di Giarre Aldo Tiralongo, il direttore dell’Uepe di Catania Rosalba Salierno e il direttore dell’Uepe di Messina Angelo Fusco.
Il progetto parte dalla consapevolezza che il mandato istituzionale dell’amministrazione penitenziaria è finalizzato al reinserimento sociale dei condannati ed ha come fondamentale obiettivo il lavoro come elemento del trattamento rieducativo, anche di pubblica utilità, per finalità riparative durante l’espiazione della pena o della misura di sicurezza.
Il base al protocollo siglato Taormina vedrà impegnati n interventi di manutenzione del verde pubblico 8 persone che si alterneranno in base ad un turn over stabilito.
L’obiettivo è promuovere la conoscenza e lo sviluppo di attività riparative a favore della collettività, favorire la costituzione di una rete di risorse che accolgano i soggetti detenuti, promuovere iniziative di sensibilizzazione nei confronti della comunità locale rispetto al sostegno e al reinserimento di persone in esecuzione penale.
Un nuovo modo di concepire l’esperienza della pena mettendo in atto una giustizia di prossimità. I detenuti che svolgeranno servizio a Taormina hanno commesso reati di lieve entità e stanno seguendo un percorso di rieducazione teso a favorire il loro reinserimento nella società.
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