17.6 C
Messina
sabato, Gennaio 11, 2025

TAORMINA. GIUSEPPE COMPOSTO : “ IL PRESTITO DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI? L’ENNESIMA CONFERMA CHE LA SITUAZIONE DEFICITARIA DELL’ENTE E’ PIU’ COMPLESSA DI QUANTO SI PENSAVA.”

PoliticaTAORMINA. GIUSEPPE COMPOSTO : “ IL PRESTITO DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI? L’ENNESIMA CONFERMA CHE LA SITUAZIONE DEFICITARIA DELL’ENTE E’ PIU’ COMPLESSA DI QUANTO SI PENSAVA.”

Per molti rappresentano una boccata d’ossigeno, per altri una manna dal cielo, per il consigliere Giuseppe Composto la notizie invece dei 6 milioni circa concessi all’ente dalla Cassa depositi e prestiti rappresenta solo l’ennesima conferma di quanto sia complicata la situazione debitoria delle casse comunali.
Il prestito, che sarà estinto nel 2045, consentirà di far fronte ad una serie di pagamenti ma a che costo?
Il risultato più ovvio è che la comunità taorminese si troverà a dover pagare per i prossimi 30 anni le rate di un prestito acceso per far fronte a innumerevoli debiti.
Una decisione dunque che non solo cozza contro la politica del buon padre di famiglia che certamente mai e poi mai si indebiterebbe per pagare debiti pregressi ma che dimostra come l’attuale amministrazione comunale abbia sottovalutato la reale gravità della situazione finanziaria dell’ente.
“ I 6 milioni arrivati dalla Cassa depositi e prestiti, afferma il consigliere Giuseppe Composto, rappresentano la dimostrazione del fatto che la situazione è più grave di quanto gli stessi amministratori pensassero. Non è infatti bastato il Piano di Riequilibrio che spalma in 10 anni i debiti ma è stato necessario indebitarsi ancora di più accendendo un prestito che peserà sul bilancio familiare di ogni taorminese per i prossimi 30 anni.”
La situazione era preoccupante ma gli amministratori non se ne sono accorti o non hanno voluto vedere?
Il dubbio sorge spontaneo dal momento che come se niente fosse l’amministrazione Giardina ha continuato ad andare avanti tra incarichi legali, consulenze, spese, contributi vari.
“ La richiesta dei 6 milioni di euro dalla Cassa Depositi e Prestiti, incalza Composto, dimostra che l’amministrazione ad un certo punto si è resa conto che il Piano di Riequilibrio non era sufficiente e l’unica soluzione è stata indebitarsi ancora di più. Significa che questo comune è malato. Tra l’altro, aggiunge Composto, nessun creditore è stato ancora pagato. Senza contare che le banche non vogliono avere nulla a che fare con un comune disastrato come Taormina che ad oggi vanta una scopertura di cassa di 5 milioni di euro. In questo momento, prosegue Giuseppe Composto, i cittadini stanno pagando un prezzo troppo alto di aumento di tasse indiscriminate per la miopia di questi amministratori per i quali le parola risparmio e spending review continuano a rimanere sconosciute.”

Su tutto aleggia ancora l’ombra del dissesto finanziario. Basta guardare al vicino comune di Scaletta Zanclea per rendersi conto di quali e quanto pesanti potrebbero essere le conseguenze. Nel comune jonico infatti il primo atto conseguente alla dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente è stata la rideterminazione organica del Comune di Scaletta Zanclea che di fatto porterà al taglio di posti di lavoro. A Scaletta Zanclea al momento sono 7 i dipendenti in eccesso rispetto alla pianta organica e a Taormina?

Ti potrebbe interessare anche..

Altri Tag:

Articolo più letti