TAORMINA. I LAVORATORI ASM ADDETTI ALLA FUNIVIA SCRIVONO AL CONSIGLIERE COMUNALE EUGENIO RANERI

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Solo pochi giorni fa avevo raccolto lo sfogo dei lavoratori di Asm addetti all’impianto della funivia di Mazzarò che si dicevano amareggiati per le accuse mosse nei loro confronti dal consigliere comunale Eugenio Raneri nel corso della seduta del consiglio comunale del 9 settembre scorso .

Oggi i lavorati hanno deciso di formalizzare la loro amarezza attraverso una nota a firma del direttore di esercizio Sergio Sottile e sottoscritta da tutti i lavoratori addetti all’impianto della funivia.

Nella missiva indirizza al primo cittadino Eligio Giardina, al commissario liquidatore dell’Asm Pappalardo e al consiglio comunale  si legge “ I lavoratori  tutti dell’impianto etichettati come “disonesti” sono obbligati  a replicare nonostante il semplice senso della vista avrebbe potuto fugare ogni dubbio sul loro comportamento nella situazione venutasi a creare.”

Il direttore d’esercizio ribadisce di aver autorizzato i lavoratori, vista la situazione di grave pericolo che si era venuta a creare per loro  incolumità, a lasciare il sito.

“ I lavoratori, si legge, non hanno abbandonato l’ufficio per andare a leggersi il giornale da qualche parte ma hanno lasciato il sito su autorizzazione del direttore di esercizio mentre il livello  dell’acqua saliva oltre il piano calpestabile e la collina a nord stava franando.”

“ La funivia, come detto dalla stesso Ranieri , si legge ancora, è motore economico di Asm e organo trainante dell’economia della città e della frazione di Mazzarò. I suoi lavoratori benché sotto organico, hanno ancora una volta rinunciato al godimento delle ferie nel periodo estivo per coprire i turni fino all’una e mezza di notte o la mattina presto per eseguire riparazioni e manutenzioni pur di tenere la funivia aperta al pubblico. Oggi, prosegue la missiva, di fronte alla valanga di fango che si è riversata nella stazione, assistono impotenti alle conseguenze del dissesto del territorio che la politica avrebbe dovuto sorvegliare e salvaguardare da abusi.”

E nonostante tutto questo i lavoratori “si sentono obiettivo di lagnanze ed accuse francamente fuori luogo con toni offensivi che mirano a influenzare negativamente il consiglio comunale. Oggi i lavoratori sono silenziosamente nel fango.”

“ I lavoratori della funivia che hanno sottoscritto la nota, si legge infine, esprimono indignazione di fronte alle offese ricevute e auspicano piuttosto che il Consiglio comunale, espressione della cittadinanza, offra la sua solidarietà e ampio supporto a tutto il comparto funivia sulle cui spalle graverà l’onere di rimettere nel più breve tempo possibile in funzione l’impianto a supporto delle attività economiche di tutta la città.”

Ci si aspetta, a questo punto, che giungano nei confronti dei lavoratori anche delle doverose scuse.

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