Con due distinte comunicazioni il Comitato amici delle contrade torna ad accendere i riflettori sulle condizioni di degrado in cui versano i canali di scolo presenti sul territorio di Castelmola e Taormina e i torrenti Sirina e Santa Venera Il Comitato si è rivolto direttamente al Prefetto chiedendo l’intervento immediato per la pulizia dei due torrenti che attraversano il centro abitato.
“Da mesi, denuncia il comitato, chiediamo un intervento mirato di pulizia senza tuttavia ottenere risposta. Il torrente Sirina, evidenzia il presidente Cesare Strazzeri, è ostruito da detriti di ogni tipo che ne ostacolano ilo normale deflusso delle acque. Una condizione di rischio per tutti coloro che devono percorrere la strada che costeggia il torrente e che rappresenta l’unica via percorribile. Il torrente Sirina per la parte ricadente nel territorio di Taormina non viene svuotato da almeno sette anni.”
Stesa identica situazione per il torrente Santa Venera, al punto che il letto è ormai a livello della sede stradale.
“Anche il torrente Santa Venera, si legge nella nota, ha più volte mostrato la sua potenza esondando in più punti e riversando le acque nel centro abitato di Trappitello. Ancora nessuno, prosegue il comitato, ha mai pianto nessun morto. Dobbiamo spettare questo per essere ascoltati?”
Il grido di cui si fa portavoce il comitato è chiaro ed è disperato: noi non vogliamo morire.
Il Comitato chiede l’attenzione l’intervento del Genio civile, della protezione civile, dell’assessorato regionale. Di tutti gli enti che hanno la responsabilità ed il dovere di vigilare sull’incolumità pubblica.
“Vogliamo soluzioni concrete, conclude la nota, non missive di risposta di rimpallo di responsabilità. Abbiamo il diritto di vivere in un territorio in cui siano garantiti gli standard minimi di sicurezza da parte di chi ha gli strumenti per farlo.”