Non ci sarebbe stato alcun espianto di ulivi centenari dal giardino dell’ex pensione Minerva.
A chiarirlo attraverso una nota indirizzata al circolo di Taormina di Legambiente è la Prefettura di Messina.
Il Capo di Gabinetto Minutoli chiarisce che la Residenza Minerva ha ottenuto l’autorizzazione per l’espianto di undici piante della specie opuntia ficus indica, quattro della specie olea europea e una della specie ceratonia siliqua. I tagli tra l’altro sarebbero stati eseguiti per motivi di pubblica e privata incolumità.
Secondo il servizio dipartimentale delle Foreste di Messina dunque il sopralluogo effettuato lo scorso 16 gennaio non avrebbe evidenziato alcuna irregolarità.
Una risposta quella della Prefettura che però non soddisfa Legambiente che aveva invece denunciato la continua avanzata della cementificazione di Taormina e la conseguente progressiva diminuzione di quello che è il patrimonio arboreo del borgo sia come centro storico, sia come zone periferiche, segnalando il completo espianto degli ulivi che facevano parte del giardino dell’ex Pensione Minerva.
Una risposta che a dire il vero stride anche con la documentazione fotografica che dimostra una vegetazione armoniosa, ben inserita nel paesaggio.
Viene da chiedersi inoltre quale fosse il pericolo per la pubblica e privata incolumità delle piante in questione; e ancora il fatto che non sia stato autorizzato alcun estirpazione di alberi di ulivi centenari non vuol dire che non ci sia stato.
Basta guardare le immagini per riscontrarne la presenza.
Ed è per questo che il locale circolo di Legambiente ha promosso una raccolta di tutta la documentazione fotografica su ulivi ex Pensione Minerva. Chiunque avesse foto d’epoca o foto che documentano i lavori e dunque il taglio della vegetazione può inviare tutto alla mail: legambientetaormina@gmail.com