TAORMINA. RIPORTATA ALLA LUCE LA CRIPTA DELLA CHIESA DEL CARMINE

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 E’ stata riportata alla luce la Cripta della Chiesa del Carmine. Un operazione frutto dell’impegno e della passione dei volontari della Associazione TraOrmina forum, con il coordinamento delle istituzioni.

“Un pizzico di umile orgoglio per la nostra associazione,  commenta il Presidente Alessandro Cardente, che si era prefissata, inizialmente senza averne certezza, di dare il proprio contributo per riaprire la piccola cripta della Chiesa del Carmine di Taormina e così donarla nuovamente, da domenica 3 Gennaio, ai cittadini taorminesi e ai tanti turisti in visita alla Città.”

L’associazione si è già distinta in passato per aver portato avanti iniziative volte a valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Taormina. Tra gli ultimi eventi ricordiamo la mostra “Taormina, Volti Arte Vita Luoghi” patrocinata dall’ Assessorato ai Beni Culturali e dalla Presidenza del Consiglio del Comune di Taormina, che ha riscosso notevole successo; ma anche alcune iniziative aggreganti nel Natale scorso con gli anziani, a Carnevale con iniziative dedicate ai bambini e successivamente con l’ abbellimento urbano con il posizionamento di fioriere e palme, in via Francavilla a Trappitello.

“ La mostra a Taormina e la riapertura della Cripta, spiega il presidente Cardente, sono solo alcuni dei progetti realizzati ma solo una minima parte in proporzione alle idee e agli stimoli che nascono dalla passione dei nostri iscritti per l’ arricchimento del territorio : sul piano culturale, sociale ma anche civico! La gioia di questa operazione per noi di TraOrmina forum è dovuta non solo dalla riconsegna ai visitatori e alla città di Taormina della cripta, ma anche per le modalità utilizzate: confronto virtuoso con le istituzioni, passione, volontariato e amore per Taormina. Proprio per questo non possiamo non ringraziare il Sindaco Eligio Giardina che ci ha sostenuto nell’ operazione, la sovrintendenza di Messina, l’Assessore alla cultura Mario D’Agostino che ci ha fortemente collaborato. Ma non potremmo dimenticare l’ amica Cettina Rizzo per la sua competenza e per la sua supervisione iniziale e  Giovanni Felis esperto con specializzazione in Beni Culturali che ha supervisionato i lavori di pulizia della Cripta , facendo riemergere lo spazio originale. Questa operazione, conclude Cardente,  magari non ha un valore enorme sul piano artistico e archeologico, ma certamente lo riveste sul piano civico e sociale. E dimostra che quando i cittadini e le istituzioni instaurano un dialogo e condividono buone idee, per realizzarle,  non sempre sono necessarie risorse economiche ingenti, ma la voglia di fare, la passione,  una responsabilità civica e la condivisione delle progettualità.”

La cripta, dovrebbe risalire al XVII – XVIII Secolo. In quel periodo le Cripte venivano usate per l’essiccazione degli scheletri e quindi per la preparazione della mummificazione. Un esempio più rilevante è la Cripta di Santa Caterina sempre a Taormina. A cambiare il culto della sepoltura fu il sopraggiungere di Napoleone Bonaparte con l’ approvazione di una nuova leggi.

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